Da Venezia a Pechino a piedi lungo ‘La via della Seta’ in due anni. È questa l’impresa, mai tentata prima da una donna, che vuole affrontare Vienna Cammarota, guida ambientale escursionistica dell’Aigae, salernitana di 70 anni, coordinatrice delle guide ambientali escursionistiche della Campania Vienna partirà nel mese di aprile 2020.
"Ho dovuto cambiare l’itinerario iniziale – spiega - a causa dei continui problemi politici che ci sono in alcuni paesi. Ho fatto una mappatura delle nazioni che attraverserò: partirò da Venezia ad aprile del 2020, andrò verso i Balcani, poi Turchia, Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kyrgystan. Entrerò in Cina, circa un anno dopo la partenza e attraverserò la Mongolia che è molto vasta e arriverò a Pechino, prevedo nel 2022. Tutto a piedi tranne quei tratti come dall’Azerbaijan al Turkmenistan per i quali sarò costretta ovviamente a usare un battello. Ad esempio dovrò attraversare il Mar Caspio".
"E i problemi non mancheranno - puntualizza - Ad esempio solo in Bulgaria potrò decidere se attraversare la Turchia, in mancanza di certezze. Sarò in tenda ma in parte spero anche nell’accoglienza, perché questo è lo spirito del mio cammino. Ora mi hanno contattato dal Turkmenistan e dall’Uzbekistan. Spero che ci sia sempre qualcuno ad assistermi, ad aiutarmi nei Paesi che attraverserò. Il mio obiettivo è duplice: dare un messaggio come donna, oggi ho 70 anni e quando arriverò a Pechino ne avrò 73. L’altro messaggio è quello di invitare i Governi a mettere al centro le persone con la loro identità. Ci sarà il fascino di raccontare questa Via della Seta e di essere la prima donna al mondo, a farlo dall’epoca di Marco Polo fino ai giorni nostri".
La storia di Vienna Cammarota - Vienna è stata la prima donna al mondo a percorrere a piedi il viaggio che lo scrittore tedesco, Wolfgang Goethe, compì dal 1786 al 1788, raccontato poi nel "Viaggio in Italia". Vienna partì da Karlovy Vary, Repubblica Ceca, il 28 agosto del 2017 e attraversò a piedi la Boemia prima, la Baviera e Austria poi. Ben 23 giorni dopo entrò in Italia per attraversarla tutta fino a Napoli dove si imbarcò per Palermo. Giunta in Sicilia passò per Gibellina, nella Valle del Belice, raggiunse Selinunte dove fu accolta dall’archeologo Sebastiano Tusa al Parco Archeologico di Selinunte e dal direttore, Enrico Caruso. Con loro riportò alla luce, dopo 10 anni, il Battistero Bizantino, simbolo del Cristianesimo. Infine raggiunse Messina e terminò il suo cammino nel giugno del 2018. Lungo il percorso attraversò più di 100 borghi italiani con la bandiera dell’Italia, incontrando sindaci, stampa, direttori di musei ed fu anche accolta alla Casa di Goethe a Roma e dall’Istituto di Goethe a Napoli.
La Bandiera dell’Italia sempre con lei - Nel 2016, nell’anno del Giubileo della Misericordia, Vienna Cammarota volle raccontare i borghi di quell’Irpinia post – terremoto. Partì dal Cilento, attraversò l’Irpinia, andò lungo gli antichi tratturi della Puglia e arrivò a piedi al Golfo di Manfredonia. Lungo la strada ad attenderla tanti cittadini su balconi e nelle piazze. Nel 2019 Vienna Cammarota ha voluto dare voce ai borghi dell’Appennino. Partì da Salerno, attraversò i borghi della rinascita dei Monti Lattari, poi i borghi della Basilicata chiudendo il suo cammino ai Laghi di Monticchio denominati "Gli Occhi di Venere". Vienna Cammarota ha già attraversato a piedi l’Amazzonia, il Madagascar, Israele, Palestina, Tibet. Anche da Venezia alla Cina porterà il Tricolore consegnandolo ad ogni primo individuo che incontrerà all’ingresso in città. Una missione tutta senza plastica e con una borraccia in tritan.