II duca di Borgogna muore. Maria, figlia unica, è decisa a governare, ma la legge impone un uomo a capo dei feudi. Le pressioni perché sposi Carlo, figlio di dieci anni del re di Francia, sono forti. Per evitarlo lei sceglie il diciassettenne squattrinato ma ambizioso Massimiliano d'Asburgo. Comincia così, come in un episodio di "Trono di Spade", la grande mostra del Met di New York dedicata a Massimiliano Primo, Sacro Romano Imperatore e "Ultimo Cavaliere", di cui quest'anno ricorrono i 500 anni dalla morte.
Tutto l'impero poneva in Massimiliano le più grandi speranze: un "wunderkind" inviato da Dio per realizzare grandiose imprese. "The Last Knight" è un tour de force di 180 oggetti di oltre trenta collezioni in Europa, Medio Oriente e Stati Uniti: disegni, stampe, dipinti, sculture, vetrate, arazzi, ma soprattutto armature sontuose e terrificanti, da guerra e da parata, lavorate a sbalzo con metalli preziosi e perfino avorio, ebano, madreperla e corallo.
Erano la passione del sovrano che con le sue committenze (e degli Asburgo dopo di lui) diede impulso all'arte armoriale a Milano, Mantova, Innsbruck e Norimberga. La prima, firmata Lorenz Helmschmid (Augsburg, 1480), illustra l'incrocio tra arte della guerra e moda. Disegnata per un re ancora adolescente, doveva proteggerlo dalla testa alle unghie dei piedi, rivestiti con una scarpa di metallo dalla punta uncinata.