"Il Cristo deriso", capolavoro di Cimabue ritrovato nella cucina di un’anziana signora che ne ignorava l’autore, è stato venduto all’asta in Francia per 24 milioni di euro.
Lo rende noto la casa d’aste Actéon, senza specificare il profilo dell’acquirente. Il dipinto era valutato tra i 4 e i 6 milioni di euro. Si tratta di un quadro di piccole dimensioni (25,8 cm per 20,3 cm), dipinto a tempera e fondo oro su tavola di pioppo, parte di un dittico del 1280 in cui scene della "Passione" erano rappresentate su otto pannelli di dimensioni simili. La scena racconta uno degli ultimi, dolorosi momenti della vita di Gesù, quando dopo essere stato arrestato e giudicato, viene incoronato di spine, deriso e flagellato dagli sgherri dei sommi sacerdoti. Nella scena Cristo sopporta, con sofferenza ma anche rassegnazione, le offese che gli vengono fatte. Erano decenni che un quadro di Cimabue non veniva messo all’asta. Per moltissimo tempo era rimasto nascosto in una casa di Compiègne, a nord di Parigi, dove la proprietaria lo teneva, appeso al muro, proprio sopra una piastra per cucinare. Cimabue, pittore fiorentino della seconda metà del XIII secolo, assicurò il rinnovamento della pittura bizantina rompendo con il formalismo e le immagini codificate dal dogma. Aprì le porte al naturalismo dell’arte pre-rinascimentale, dando un’anima ai suoi personaggi e realizzando le prime prospettive. Quest’opera è quindi una delle prime testimonianze dell’arte occidentale che apre la strada ai più grandi pittori come Giotto.