Domenica a Riad, la capitale dell'Arabia Saudita, andrà in scena la Supercoppa Italiana 2019. A contendersela, in uno scontro più equilibrato di quanto non fosse lecito prevedere a inizio stagione, la Juventus di Maurizio Sarri e la Lazio di Simone Inzaghi.
Sarà il primo trofeo ufficiale della stagione in corso per l'intero calcio italiano e potrebbe essere anche l'ultima edizione della Supercoppa con la formula attuale. Il motivo? I soldi, ovviamente. Quelli che gli arabi potrebbero triplicare in caso di aumento esponenziale delle partite della competizione.
Al momento il contratto con Sela Sport prevede che in terra saudita sia disputata anche una finale di Supercoppa delle prossime tre edizioni, per la modica cifra di 7,5 milioni di euro. La Lega Calcio sta pensando di aumentare le partite in programma, sulla falsariga di quanto attuato dai vertici della Liga spagnola.
A gennaio, infatti, proprio in Arabia Saudita, a Gedda, si disputerà la prima Supercoppa iberica a quattro squadre, con semifinali e finalissima. Non più soltanto la vincitrice dell'ultima Liga (il Barcellona) contro la vincitrice della Coppa del Re (il Valencia), ma spazio anche alla seconda e alla terza classificata del campionato: Atletico e Real Madrid. Prezzo del contratto? Trenta milioni. Più partite, più quattrini: semplice, no?