Si tratta di una crescita esponenziale. Aumenti continui, frutto della vita moderna. Non c'è più tempo per cucinare in casa e nemmeno per andare al ristorante. Allora? Semplice, il pranzo o la cena bussano alla porta. Servizio rapido, prezzi accessibili e la rincorsa, da parte di tutti di accaparrarsi un pezzo di questo mercato che sembra non avere limiti. Si ordina per telefono, anzi no, questo era una volta. Adesso più facile farlo online e se un tempo, parliamo degli Stati Uniti, la scelta era ristretta tra pizza e pollo spesso fritto, ora si può mangiare di tutto. Nel 2011 una ricerca aveva evidenziato che meno del 10% delle ordinazioni erano fatte online, da quel momento società di delivery, consegna a domicilio, attraverso le app, da DoorDash a GrubHub fino a Uber Eats, hanno letteralmente trasformato questa fetta di mercato. Nel 2018 negli Stati Uniti, sono stati eseguiti ordini attraverso questi nuovi metodi, per un totale di 10,2 miliardi di dollari. "I consumatori - ha spiegato Aaron Allen, CEO della Aaron Allen & Associates che si occupa di consulenza per ristoranti - sono emigrati verso queste app, si potrebbe definire effetto-Amazon, perchè ha contribuito a tutto ciò". Ecco allora che negli States innumerevoli sono i ristoranti, le catene, che hanno creato partnership con questi 'deliverey services' anche se per tanti, questa nuova forma, visto che la consegna si deve pagare, ha portato anche a minori introiti. Ma resta un mercato in assoluta ascesa se si pensa che gli ordini per consegne a domicilio sono passati da 1,72 miliardi nel 2014 a 2,04 nel 2019, quest'ultimo dato riferito ai primi dieci mesi dell'anno. Ma in questo settore, per chi risiede a Miami, è arrivata una gustosa novità. Si tratta di una partnership tra Casa Barilla, la catena di ristoranti della celeberrima azienda italiana, conosciuta in primo luogo per la produzione di pasta, e Reef Kitchens, divisione tecnologica della Reef, che porterà per la prima volta, nelle case, i concept di pasta. Un menù vaso che vuole evidenziare ricette di pasta classiche, moderne e innovative, con l'aggiunta di antipasti, insalate e dessert. Ogni piatto è creato dagli chef Barilla, al fine di fornire il top della qualità abbinato a porzioni equilibrate. Accanto a quello che si può definire il menù base, c'è anche una selezione definita di 'qualità superiore' a cominciare dalla 'Barilla Collezione' un tipo di pasta prodotta attraverso stampi in bronzo, un processo particolare che conferisce al prodotto una superficie ruvida e porosa, molto simile alla pasta fatta in casa. "Siamo entusiasti - ha spiegato Alan Cohen, Chef Marketing Officer di Reef Technology - di poter offrire a chi risiede a Miami questo nuove deliziose opzioni alimentari. Questa collaborazione è un perfetto esempio di come le nostre 'cucine per consegna' possono consentire ai marchi di lanciare rapidamente nuove offerte con le nostre completamente attrezzate 'Reef Kitchens' in grado di preparare il cibo fornendolo ai nostri partner per la consegna". Dalla ricetta, e dagli ingredienti Barilla, alla realizzazione del piatto, fino alla consegna che si avvale dei grandi nomi del delivery statunitense, da DoorDash che ha cominciato la propria storia consegnando cibo a Palo Alto, in California, nel 2011, a Uber Eats, lanciato nel 2014, e GrubHub che ha un valore sul mercato azionario di 3,7 miliardi di dollari. "La capacità e l'efficiente processo di Reef Technology - ha aggiunto Talita Ramos Erickson, CEO Barilla Restaurants, Gruppo Barilla - nonchè la visione sul futuro del cibo, sono esattamente ciò che stavamo cercando per creare questi concept di consegna garantendo ai clienti un pasto eccezionale. Il nostro obiettivo è quello di apprendere da questa partnership in modo da sfruttare queste intuizioni per adattare i concetti dei nostri ristoranti per servire sempre meglio i nostri clienti". Solo due anni e mezzo fa alcune delle più grandi società di consegna cibo a domicilio stavano ancora cercando di convincere le grandi catene di ristoranti a usare questo nuovo mezzo, la svolta si è avuta nel 2017 quando McDonald's si è unita a Uber Eats, in esclusiva. E se all'inizio le commissioni da parte della società di delivery andava dal 15 al 30% per ogni ordine, adesso queste percentuali si sono ridotte, perché la concorrenza cresce ogni giorno, e anche i piatti.

ROBERTO ZANNI