Chi fa uso di dolcificanti alternativi allo zucchero rischia di ottenere l'effetto opposto a quello desiderato: accumulare peso, anziché perderlo. Lo affermano gli autori di una ricerca condotta dalla University of South Australia e pubblicata sulla rivista Current Atherosclerosis Reports.
Più che condurre una vera e propria analisi, i ricercatori australiani hanno comparato e valutato i dati di varie ricerche sui dolcificanti. Particolarmente interessanti quelli forniti da uno studio statunitense su più di 5mila persone, seguite per sette anni.
Dalla ricerca, infatti, è emerso che chi usava i dolcificanti aveva preso più chili degli altri e questo perché, come ipotizzato dall'autore dello studio Peter Clifton, hanno maturato la convinzione di poter gustare a cuor leggero leccornie di vario tipo.
Oltre a motivazioni di tipo psicologico, ci sono però anche riscontri fisiologici: i dolcificanti sono in grado di cambiare la flora batterica intestinale, aumentando il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Altre ricerche, inoltre, hanno messo in relazione l'utilizzo di dolcificanti con lo sviluppo di alcune particolari malattie. Insomma, piuttosto che centellinare gli zuccheri, secondo gli studiosi australiani è più efficace lo sviluppo di abitudini alimentari sane e morigerate.