Il livello d'allerta è massimo per i militari italiani impegnati all'estero, in particolare per quelli schierati nelle aree dove sono possibili ritorsioni, all'indomani del clamoroso raid delle forze Usa che, su ordine del presidente Trump, hanno ucciso il generale iraniano Soleimani.
Le misure di sicurezza dei contingenti nazionali sono state innalzate da parte del Ministero della Difesa. Basi blindate, misure di sicurezza potenziate, spostamenti ridotti al minimo per i soldati italiani impegnati in zone a rischio.
Gli sviluppi, per stessa ammissione di fonti vicine allo stato maggiore, sono particolarmente preoccupanti. Al momento l'Italia è presente in Iraq con alcuni addestratori, mentre guida una missione in Libano dove sono impegnati mille militari e ha 300 uomini in Libia.