Vuoti di memoria? Amnesie? Dimenticanze più o meno frequenti? Capita a tutti di incappare in incidenti di percorso, un problema che si fa sempre più frequente - tuttavia - col passare degli anni. Una persona su otto, tra quelle che hanno superato i 60 d'età, soffrono di perdite di memoria, mentre più di uno su tre ha dichiarato di provare difficoltà a concentrarsi in ogni attività intrapresa.
In assenza di altre patologie che possono inficiare sulle capacità di memorizzare o focalizzare la propria attenzione su determinati aspetti, può essere sufficiente una dieta sana per migliorare le cose. Quali sono gli alimenti che "fanno bene" al nostro cervello, potenziandone alcune capacità e rendendolo più reattivo agli stimoli interni ed esterni?
A colazione, ad esempio, potrebbe essere un'ottima idea abbinare latte, avena e curcuma, le cui componenti nutritive sono in grado di eliminare gli amiloidi, proteine cattive associate all'Alzheimer. La farina d'avena, oltre che ridurre i livelli di colesterolo prevenendo i rischi di malattie degenerative per il cervello, ha anche effetti antiossidanti e nutrienti.
Specifico per la memoria è invece l'olio di pesce, con cui si possono condire le insalate in luogo dell'aceto e che può essere abbinato anche a miele, succo d'arancia, erbe aromatiche e yogurt. Altri toccasana per la mente sono lo zenzero e la barbabietola. Quest'ultima, in particolare, è ricca di nitrati capaci di aumentare l'ossigeno nel cervello, facendovi affluire più sangue.