I timori di una terza guerra mondiale dopo il raid Usa che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani si sono fatti sentire anche sul web. E non tra esperti di geopolitica, ma tra ragazzi della cosiddetta Generazione Z ansiosi di sapere se rischiavano di finire a combattere.
Nelle ore successive all’attacco in Iraq ordinato dal presidente americano Donald Trump l’hashtag #WorldWarIII è diventato un trend su Twitter e TikTok, mentre il traffico web verso il portale dello US Selective Service, l’agenzia che si occupa del servizio militare, è stato tale che il sito ha crashato e ha dovuto diramare un annuncio via Twitter in cui riconduceva gli alti volumi di traffico alla diffusione di “disinformazione”, avvertendo gli utenti di diffidare di siti che si offrivano per la registrazione senza esserne in realtà autorizzati. Tra le parole più cercate quelle relative ai termini e requisiti per la leva, che però negli Stati Uniti non è più obbligatoria da diverso tempo.
Come ha notato il caporedattore della Cnn Richard Galant, un altro trend social è stato Wag the Dog (Sesso e Potere), film del 1997 con Robert De Niro e Dustin Hoffman che narra di un presidente che cerca di distrarre l’opinione pubblica da uno scandalo personale fingendo di scatenare una guerra oltremare. E mentre il film è diventato un meme qualcuno ha sottolineato la sorprendente coincidenza temporale con il raid che ha ucciso il generale a capo dell’unità Quds delle Guardie della Rivoluzione islamiche.
Persino la pagina di Wikipedia sulla World War III è stata aggiornata con un capitolo sulla diffusione di meme su un nuovo conflitto mondiale diffusisi su Twitter e TikTok in seguito all’uccisione di Soleimani. Ma anche in questo caso si è notato come la vicenda di politica internazionale fosse accostata a videogame come Call of Duty e Fortnite.