A pesare sui livelli di inquinamento è l’alta pressione che staziona sulle regioni del nord con l’ultimo mese di dicembre che è risultato il secondo piu’ caldo dal 1800. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr, in relazione al nuovo allarme inquinamento nelle principali città italiane dove sono scattate le misure di limitazione del traffico.
Il mese di dicembre – sottolinea la Coldiretti - ha fatto registrare in Italia una temperatura superiore addirittura di 1,9 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1981-2010 con effetti rilevanti sull’ambiente dove sono stati sconvolti i normali cicli stagionali con le viole sbocciate nei prati al nord mentre al sud gli alberi di pero a causa del clima pazzo sono fioriti con gli agricoltori che hanno raccolto broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente.
L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sostiene Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. A favorire lo smog nelle città – sottolinea la Coldiretti – è proprio l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi.
Ma in Italia – precisa la Coldiretti - ogni abitante dispone in città di appena 31 metri quadrati di verde urbano, e la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 6,3 di Genova ai 17,9 di Milano, dai 22 di Torino fino ai 29 metri quadrati a Bologna. Non si può quindi continuare a rincorrere le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che – conclude la Coldiretti – una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.