Si chiama Seatrade Cruise Global ed è il più grande appuntamento, a scadenza annuale, che si rivolge all'industria crocieristica. L'anno scorso l'edizione più imponente con oltre 13.000 professionisti del settore che si sono ritrovati al Convention Center di Miami Beach. Ma quest'anno, 36a edizione, ci si aspetta ancora di più. Miami, si sa, è la capitale mondiale delle crociere e qui, ogni dodici mesi, si ritrovano tutte le aziende che durante l'anno si suddividono una torta da 45,6 miliardi di dollari (bilancio del 2018). Il mondo delle navi da crociera è in grande espansione, rispetto al 2017 una crescita del 4,6%, anche se l'80% viene suddiviso tra sole tre grandi compagnie, Carnival, Royal Caribbean e Norwegian che, non è un caso, hanno la propria sede tutte a Miami. Ma alle spalle delle tre big c'è la MSC, svizzera per quartier generale, ma che appartiene alla famiglia Aponte che le proprie origini le ha a Sorrento. Questo per sottolineare come il mondo delle navi da crociera appartenga, anche per tradizione, pure all'Italia.
Ma la prossima edizione del Seatrade, in programma dal 20 al 23 aprile, oltre a portare a Miami tutto ciò che riguarda le navi da crociera, il turismo, i porti toccati e tutto quanto fa spettacolo, avrà una inclinazione particolarmente interessante e soprattutto italiana. Infatti l'occasione del Seatrade sarà sfruttata dall'Enit, l'Agenzia nazionale italiana del turismo, per promuovere una delle tante gemme nostrane, la regione Liguria e in particolare Genova. Il mare, soprattutto, che andrà incontro alle grandi navi che lo solcano. "Il nostro ruolo - ha sottolineato il presidente Enit Giorgio Palmucci - è quello di promuovere la destinazione Italia e visto che la Liguria ha sofferto così tanto negli ultimi due anni abbiamo voluto mostrare la nostra vicinanza e vedere quali sono le iniziative da attuare nei nostri 28 uffici sparsi per il mondo".
Sarà, nel globo dedicato al turismo, il 2020 l'anno della Liguria? I presupposti ci sono tutti, le idee sono tante e una toccherà proprio Miami e il Seatrade si avvarrà di una presentazione particolare della città e della regione ligure, anche perché nel 2022 proprio Genova sarà la tappa conclusiva dell'Ocean Race, la regata attorno al mondo dedicata alle imbarcazioni a vela. E proprio questo importante avvenimento sarà presentato a un'audience mondiale. Nonostante le difficoltà, i grandi problemi, c'è infatti da sottolineare come nel 2018 il turismo straniero abbia speso l'11% in più (rispetto al 2017) in tutta la regione, mentre nel 2019 le presenze alberghiere hanno superato quota 15 milioni, 2 soltanto a Genova. Numeri importanti, il settore turistico è una voce primaria, che però hanno la possibilità di crescere e l'aspetto promozionale rappresenta la prima strada da percorrere. In particolare sui mercati stranieri (che contano per il 40% del turismo ligure), ecco allora che Seatrade, con il suo palcoscenico mondiale, diventa una occasione da non fallire per presentare il meglio che la Liguria e Genova possono proporre.
"Come regione - ha spiegato Giovanni Toti, presidente della Liguria - investiremo quest'anno una cifra che andrà dal milione al milione e mezzo di euro per una campagna promozionale che toccherà anche i grandi aeroporti e che presenteremo in marzo a Berlino". Si tratta in un certo senso della continuazione della versione lanciata sugli scali italiani che adesso avrà un respiro mondiale. Ma negli Stati Uniti non ci si limiterà soltanto a Miami. Infatti la Liguria sbarcherà negli States, un'altra volta, in ottobre per il Columbus Day, in particolare puntando sui prodotti tipici della gastronomia locale che si trasformeranno in ambasciatori particolari e gustosi. E per rimanere in cucina, una curiosità per quello che riguarda uno dei prodotti più tipici della gastronomia ligure, il pesto ovviamente.
A Columbus, nell'Ohio, la città con la quale Genova ha il gemellaggio più antico, risalente al 1955 (per l'occasione fu regalata agli americani anche una statua di Cristoforo Colombo) si sono svolte le eliminatorie americane per l'8o Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio, che vedrà le proprie finale per il titolo il 28 marzo, a Genova ovviamente, al Palazzo Ducale. Un evento, quello statunitense, organizzato dal 'Greater Columbus Sister Cities International' e che, come l'anno scorso, ha raccolto la curiosità e l'interesse della città di Columbus e non solo degli italo-americani che vi risiedono, perché il pesto non ha confini, piace in ogni angolo del globo.
Roberto Zanni