Le rappresentanze diplomatiche e gli istituti italiani di cultura negli Usa hanno celebrato con conferenze, mostre e concerti la Giornata della Memoria nel 75° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz. Le scrittrici italiane che hanno testimoniato la Shoah sono state al centro dell'evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall'Istituto Italiano di Cultura a Washington.
Ad aprire l'iniziativa, alla presenza del sottosegretario Ivan Scalfarotto, è stato l’ambasciatore Armando Varricchio il quale ha sottolineato l’importanza di coltivare la memoria degli orrori dell’Olocausto e delle testimonianze delle numerose donne vittime della persecuzione nazista, affinché simili tragedie non abbiano a ripetersi e ha evidenziato come “il virus dell’odio, del razzismo e dell’antisemitismo non sia stato sradicato,come dimostrano anche gli episodi di antisemitismo registratisi negli USA e come sia imperativo non abbassare la guardia di fronte a tali striscianti minacce”. Il convegno ha analizzato gli scritti di tre autrici: Giuliana Tedeschi, Liana Millu e Edith Bruck. E' seguita poi la lettura di tre estratti dei lavori delle autrici con un accompagnamento musicale della pianista e fisarmonicista italo-ebrea Simone Baron.
Il Consolato Generale d’Italia a Boston ha, invece, organizzato un evento dal titolo “Oltre il dovere: l’eredità e le lezioni dei “Giusti” diplomatici”,aperto con l’inaugurazione della mostra curata dal Ministero degli Affari Esteri di Israele, in collaborazione con lo Yad Vashem cui è seguita una tavola rotonda dedicata alle figure della diplomazia che si sono distinte in tutto il mondo nella difesa degli Ebrei dalla persecuzione nazista (per l’Italia Giorgio Perlasca), tanto da essere riconosciuti quali “Giusti tra le Nazioni”.
A Chicago il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura hanno presentato il documentario “My Italian Secret: The Forgotten Heroes” di Oren Jacoby (2014), che narra le storie di Gino Bartali, Giovanni Borromeo ed altri coraggiosi italiani che sfidarono il terrore nazi-fascista nell’Italia occupata per salvare migliaia di ebrei, partigiani ed oppositori del regime. La proiezione è stata accompagnata dall’intervento di Gioia Bartali, nipote del campione, che ha testimoniato il coraggio e l’umiltà con cui suo nonno riuscì a trasportare falsi documenti nascosti nel telaio della bicicletta, contribuendo così a salvare almeno 800 ebrei dalla deportazione.
Anche il Consolato d’Italia a Detroit ha dedicato a Bartali la Giornata della Memoria con la proiezione del documentario “My Italian Secret: The Forgotten Heroes”, di Oren Jacoby, sulla figura del ciclista. Il Consolato Generale di Houston ha, invece, organizzato la proiezione del film documentario “Inferno Mittelbau Dora” che ripercorre la storia dell'ultimo campo di concentramento costruito dai nazisti, nelle cui gallerie sotterranee i prigionieri lavoravano senza sosta alla produzione dei missili V2.
Una commemorazione congiunta italo-tedesca si è tenuta per la prima volta a Los Angeles, presso il Los Angeles Museum of the Holocaust. L'evento, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura con i Consolati Generali d'Italia e Germania, è stata l'occasione per ascoltare il racconto di Renee Firestone, sopravvissuta ad Auschwitz. La giornata della memoria è stata ricordata anche a Phoenix, Arizona, dove l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles ha organizzato un incontro con Arnie Wininger, sopravvissuto all’Olocausto fuggito dalla Germania in Italia durante la guerra. A Miami, grazie al il Consolato Generale, diverse scuole e università della Florida, hanno proiettato il documentario diretto da Francesca Muci "La casa dei bambini", la storia di 800 bambini, orfani a causa dei campi di sterminio, che dal 1945 al 1948 trovarono una nuova vita a Selvino, un piccolo comune lombardo.
A New York, davanti alla sede del Consolato Generale si è tenuta la tradizionale cerimonia di lettura pubblica dei nomi degli ebrei deportati dall’Italia nei campi di sterminio, con la partecipazione del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, dei vertici istituzionali, culturali ed economici della città di New York e di numerosi rappresentanti della comunità italiana ed italo-americana. L’Istituto Italiano di Cultura di New York, inoltre, ospiterà il 30 gennaio la lettura di brani del diario di Maria Eisenstein, una delle prime testimonianze di vita in un campo di concentramento fascista. Infine il 29 gennaio sarà inaugurata una mostra dedicata all’artista Leo Yeni, perseguitato dal regime fascista in Italia e successivamente trasferitosi negli Stati Uniti, e il 3 febbraio sarà presentato il libro “I campi del Duce” di Spartaco Capogreco, sulla storia dei campi di concentramento italiani tra il 1940 e il 1943.
A San Francisco, Andra Bucci, tra i pochi bambini sopravvissuti (insieme alla sorella) al campo di concentramento di Auschwitz ed oggi residente a Sacramento, ha incontrato i ragazzi delle classi medie della San Francisco Italian - American International School per parlare loro dell’importanza del ricordo e del rifiuto dell’indifferenza. Infine il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura in San Francisco hanno organizzato la proiezione del documentario “Shores of Light: Salento 1945–1947” con la regia di Yael Katzir (2015) e il 31 gennaio, alla presenza dei capi dei Consolato a San Francisco, si terrà una cerimonia di deposizione di una corona di fiori presso il Memoriale dell’Olocausto.