Il centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, tenuto a battesimo dal premio Nobel Rita Levi Montalcini nel 1995, è salvo. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha informato personalmente nella mattinata di sabato 15 febbraio con una telefonata la neurologa Amalia Bruni che dal 1995 dirige la struttura: "Ho una buona notizia, c’è la soluzione per andare avanti", le ha anticipato il ministro, comunicandole anche che presto andrà a farle visita in Calabria.
Quale soluzione? - Per riattivare il centro calabrese sulle demenze, punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale, paralizzato per mesi dalla mancanza di fondi, il commissario dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e Mater Domini Giuseppe Zuccatelli, con il commissario ad acta al piano di rientro Saverio Cotticelli, hanno disposto che "il centro di Neurogenetica sarà collegato alla Azienda ospedaliera-Universitaria Mater Domini di Catanzaro, che ne assumerà temporaneamente e funzionalmente la gestione, per poi essere incardinato nell’Inrca-Irccs di Ancona-Cosenza".
Una prospettiva nuova per le importanti attività di ricerca sull’Alzheimer e le altre demenze condotte dello staff della Bruni, la scienziata che ha individuato la "presenilina", il gene più diffuso dell’Alzheimer. E una speranza in più per i malati: il centro ha in carico più di 4000 pazienti e valuta 30 nuovi casi ogni settimana.
Il contributo del Governo - "Tale soluzione consentirà da un lato di riconoscere pienamente il ruolo sovraregionale del centro nell’ambito non solo della assistenza ma anche delle attività di ricerca, dall’altro di superare lo stallo causato dalla difficoltà di finanziare annualmente le attività con il Fondo sanitario della Calabria, regione ancora in piano di rientro. Il Centro quindi rientrerà nell’alveo delle istituzioni sanitarie che, oltre a svolgere attività assistenziale, sono anche orientate alla ricerca. È intenzione del Governo fornire un concreto contributo per salvaguardare il patrimonio di conoscenze ed il lavoro appassionato di questa piccola ma operosa comunità scientifica, i cui risultati hanno avuto una eco internazionale facendo fare significativi passi in avanti nella conoscenza e cura dell’Alzheimer", si legge in una nota del ministero.
"Ringrazio quanti hanno condotto questa battaglia insieme a me. Sono felice del risultato raggiunto – dichiara ancora incredula la Bruni – assistenza e ricerca sono indispensabili anche per i nostri territori, per risollevare tutta la sanità calabrese. Continueremo le nostre importanti attività sull’Alzheimer e sulle altre demenze".