Martedì sera coronerà il suo sogno: “È da molto tempo che volevo andare a giocare in quello stadio, ma non ci è mai toccato. Alla fine è arrivato questo momento e sono molto entusiasta di vedere com’è, anche se è un altro stadio perché è stato rinnovato e la gente è diversa".
Parole e musica di Leo Messi, il fuoriclasse del Barcellona. A cosa si riferisce? Semplice: al San Paolo, lo stadio del Napoli. Lo stadio che fu di Diego Armando Maradona. In un'intervista al Mundo Deportivo, il fenomeno argentino assicura che "l’esperienza di giocare lì sarà molto bella. Lì le persone sono molto appassionate e hanno sognato che se Maradona è andato lì perché non Messi".
Tutte le referenze su Napoli sono state positive: "Sì, conosco i napoletani e l’amore folle che hanno per il calcio. Ho avuto compagni di squadra che hanno giocato lì come il 'Pocho' Lavezzi e mi ha raccontato molte cose che hanno vissuto e per questo sono molto entusiasta di andarci”.
Insomma, Messi è un lontano simpatizzante del Napoli. Ma in Champions League non farà sconti: "Per qualificarci dobbiamo essere più regolari nel gioco, dobbiamo imparare queste nuove cose che stiamo mettendo in pratica il più presto possibile, dobbiamo essere più affidabili e non fare errori sciocchi come quelli a Roma o Liverpool. Bisogna gestire tutti i dettagli perché in Champions League ogni dettaglio ti condanna e dobbiamo cercare di raggiungere il cento per cento in tutto per provare a vincere".
In ogni caso Messi non si muoverà da Barcellona, nonostante la crisi societaria. Per il Napoli e per nessun'altra: "La mia idea è restare in questo club. Voglio vincere un’altra Champions League, voglio continuare a vincere le leghe. Molte volte sono stato in grado di lasciare il club, c’erano molti club interessati che erano disposti a pagare tutta la clausola rescissoria, ma in nessun momento mi è venuto in mente di andarmene neanche ora. Lo ripeto ancora".
Rino Dazzo