Rinviata anche la semifinale di Coppa Italia, a Napoli, al Sud. Non è che qui una volta fermate tutte le partite, col calendario già intasato da troppi recuperi, finiscono per sospendere il campionato? La serie A 2019-2020 senza vincitore, torneo interrotto causa coronavirus: non è più così avventuroso immaginarlo. A pensarci più di tutti – e alla segreta esaltazione del "non succede ma se succede" deve aggiungere il divorante sospetto che useranno anche un morbo sconosciuto pur di impedirlo – è il tifoso della Lazio.
Deve essere l’anno bisestile, fatto sta che dopo sette anni di dittatura juventina, a marzo prima in classifica è la Lazio. Che avendo sempre giocato ha il vantaggio finora di aver già vinto la partita che per esempio Inter e Juventus disputeranno domenica, e allora chissà. Ma vuoi vedere che per questa specie di influenza ci rovinano il sogno. Sospendono il campionato.
Due precedenti significativi riguardano proprio la Lazio. Uno infausto e ancora oggetto di rivendicazione a più di un secolo di distanza. Nel 1914/15 il campionato fu interrotto con l’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Il titolo fu assegnato al Genoa, primo nel girone Nord. Ma prima della finalissima nazionale con la vincitrice del girone Sud, la Lazio appunto. I complottisti di oggi non faranno fatica a rintracciare gli inevitabili nessi causali.
L’altro caso dovrebbe essere più incoraggiante, riguarda il campionato 1973/74, quello dello scudetto. Evidentemente il campionato non fu interrotto, eppure a Napoli, alla fine del ’73, imperversava una epidemia di colera. Va bé, quello era il vibrione di un batterio nelle cozze crude. Questo un virus meno letale ma più subdolo. Non è che sospendono il campionato che stavamo vincendo?