Isole d’Italia blindate. Dopo la Sardegna, isolata anche la Sicilia, a sua volta chiusa in seguito agli arrivi da Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. Trentuno mila siciliani sono tornati a casa nei giorni scorsi. Stop ai collegamenti, necessita il permesso per attraversare lo Stretto di Messina. Operativi solo due voli al giorno da Roma, uno per Palermo, l’altro per Catania, e di un treno intercity che parte dalla Capitale. Ferme anche le navi. Purtroppo i contagiati da coronavirus crescono anche al Sud.
La fuga dalle regioni del Nord di studenti e lavoratori ha imposto la stretta, applicata su richiesta del governatore Nello Musumeci. Il ministro delle infrastrutture, Paola De Micheli, ha firmato il decreto che blocca tutti i collegamenti da e per l’isola. Utilizzata la stessa logica per la Sardegna, chi arriva in questi giorni deve essere in possesso dell’autorizzazione. La chiusura delle due grandi isole apre alla speranza di fermare l’avanzata dei contagi che si registrano in Sicilia e in Sardegna. Preoccupa la situazione della Sicilia, oltre 200 positivi e 90 ricoveri: il governatore regionale teme una escalation dei contagi.
Nell’isola ci sono 360 terapie intensive: avviato in queste ore un piano speciale per la creazione di mille posti dedicati solo ai contagiati da Covid-19 e altre 150 terapie intensive. Mentre in Campania, a Napoli, il sindaco De Magistris denuncia la mancanza di mascherine per medici e sanitari. "I nostri eroi lasciati senza dispositivi di sicurezza, infatti alcuni medici si stanno ammalando. Uno scandalo che fa rabbia". Ma in Continente, per dirla alla maniera degli isolani antichi, come butta? Rialzi record per gel, guanti e mascherine. Sequestrati 60mila pezzi, prodotti da fabbriche ovviamente non a norma.
Laddove in Toscana e anche in Lombardia, Veneto e in Emilia Romagna alcune aziende hanno convertito la loro abituale produzione: fabbricano mascherine. Quelle della truffa dei 60mila pezzi tarocchi, scoperta dalla Guardia di Finanza, venivano smerciate sotto banco anche da qualche farmacia a 35 euro. La commercializzazione su Internet, in alcuni casi, viene caricata di ulteriore seimila per cento. Da Roma una notizia molto buona, ma anche una meno buona. La Fondazione Policlinico Gemelli ha aperto a tempo di record il secondo ospedale Covid. Il Columbus Covid 2 hospital".
Saranno attivati ventuno letti di terapia intensiva e 32 in altri tre reparti. A regime massimo i letti saranno 59 e 74 le stanze singole. Covid 3 è in arrivo a Casal Palocco. Folle intorno alla stazione Termini, anche ieri mattina intorno alle 7:30. Una grande ressa. Persone accalcate senza mascherina: la foto scattata da un passeggero ha fatto il giro di siti e social. Le persone erano in attesa di fronte ai varchi di uscita dai binari. L’assembramento ha causato polemiche tra il pubblico e la direzione di Trenitalia. Medicina come Codogno, diventa zona protetta anche il comune del popolare chef Bruno Barbieri, nella piana bolognese. I sedicimila abitanti non possono uscire, il piccolo paese ora è zona rossa. La speranza è di poter contenere il contagio da virus esploso nella bocciofila di Medicina, frequentata da pensionati.
I contagi sono cresciuti rapidamente, obbligando il governatore Stefano Bonaccini all’adozione del drastico provvedimento. Protestano i genitori contro quei supermercati che hanno letto sugli scaffali che non vendono alimentari una scritta di questo tipo: "Non è possibile acquistare i prodotti di questa area". Nella categoria rientrano gli articoli di cartoleria. Oggetti che servono in questi giorni a intrattenere o a far studiare i bambini chiusi in casa. La catena Conad si è dissociata con altre che hanno adottato lo stupido provvedimento.
"Dobbiamo essere liberi di vendere tutto quello che è sui nostri scaffali, perché non è possibile creare confini dentro i punti vendita". Nel Bergamasco, come se non bastassero ricoveri e morti che in questi giorni hanno segnato il tragico andamento del Covid-19, è esploso addirittura una palazzina. A Seriate, in provincia di Bergamo, nel cuore dell’epidemia mai sufficientemente stramaledetta.
La palazzina è venuta giù come cartapesta piegata dal vento per una fuga di gas, causata probabilmente dalla perdita di una caldaia. L’esplosione è partita dall’appartamento occupato da un giovane di ventisette anni. Quindi ancora una morte in mezzo all’immane tragedia che avvolge in queste ore il Bergamasco. Una donna è stata portata in codice rosso all’ospedale Niguarda. La deflagrazione è stata sentita a chilometri di distanza. L’onda d’urto successiva ha completamente divelto il tetto dell’edificio. Il pianterreno ospita (purtroppo sarebbe meglio dire ospitava) negozi attualmente chiusi.
di Franco Esposito