La Farnesina è "impegnata in prima linea per il supporto agli italiani all’estero, attraverso l’Unità di Crisi, le Ambasciate e i Consolati italiani nel mondo. Si lavora – sottolinea il Maeci in una nota – per individuare, in costante raccordo con le Autorità dei Paesi esteri, mezzi e itinerari per il rimpatrio di tutti coloro che vogliono tornare. Tutta la rete diplomatico-consolare è al lavoro senza sosta per diffondere informazioni utili ai connazionali e agevolarne il ritorno".
"Da quando è iniziata la crisi legata al covid-19, sono stati organizzati – si legge nella nota – più di 90 tra voli in deroga alla programmazione ordinaria o altri tipi di collegamenti, che hanno permesso di riportare a casa più di 8000 connazionali da 14 Paesi. L’Unità di Crisi della Farnesina ha risposto a più di 45.000 chiamate e continua a ricevere più di 1500 e-mail ogni giorno".
"A ciò si aggiungono le migliaia di richieste di assistenza che vengono ricevute senza soluzione di continuità dalle task force consolari create nei Paesi in cui è maggiore la presenza di connazionali che vogliono rientrare in Italia. Tutte le informazioni sono raccolte e continueranno a essere diffuse in tempo reale - conclude la nota - sul sito "Viaggiare Sicuri" dell’Unità di Crisi della Farnesina e sui siti delle Ambasciate e dei Consolati".