Alitalia ripartirà da trenta aerei. È una cura dimagrante drastica quella che attende la compagnia con la costituzione della newco che la porterà nella mani dello Stato almeno fino alla fine dell’emergenza. Poi si deciderà cosa farne e l’ipotesi più probabile è quella di una reimmissione sul mercato in un contesto che sarà completamente diverso. Sono queste le prime indicazioni che arrivano dopo l’incontro tra il Governo e le parti sociali, alle quali è stata illustrata quella che non si può che definire come una vera e propria rivoluzione per l’ex vettore di bandiera italiano.
Come detto, la flotta dovrebbe essere ridotta ai minimi essenziali, con una cifra che viene indicata tra i 25 e i 30 velivoli contro gli oltre cento attuali. Questo ridimensionamento avrà come conseguenza la netta riduzione dell’organico, circa 4mila dipendenti contro gli 11.500 presenti ora. Per gli esuberi si aprirebbe la porta della cassa integrazione e degli ammortizzatori sociali in genere.
Altro elemento che emerge è che nella nuova compagine ci sarà posto anche per i rappresentanti dei lavoratori all’interno del consiglio di amministrazione. Prime reazioni positive con riserve da parte dei sindacati: "Il nostro giudizio rimane sospeso su quanto non si è discusso oggi - è il commento di Uiltrasporti - sulle modalità di nascita della newco e sul suo perimetro, sull’organico dei lavoratori, sulla dimensione della flotta e sui progetti di crescita che si devono mettere necessariamente in campo".