Prima o poi, questa battaglia contro il Coronavirus la si vincerà. In tutto il mondo, con calma e pazienza. Inutile dire che piangeremo tantissime vittime, di cui la maggior parte non avrà avuto degna sepoltura o il dovuto omaggio. Piangeremo nonni, zii, amici, anche ragazzi o bambini. Come i tanti medici che si sono dati alla causa, perdendo anche la vita. Ma alla fine ci saranno tante cose di cui andare fieri. Come per l’esempio il grande cuore degli italiani, che anche in un momento difficile come questo, dal punto di vista economico, hanno dimostrato di esserci. Con i fatti. E ieri il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, nel corso della consueta conferenza stampa del pomeriggio, lo ha voluto sottolineare: "Le donazioni sul conto corrente della Pc sono arrivare a 101 milioni e 246 mila euro, una cifra importante, grazie alla generosità di grandi e piccoli donatori. Rispetto a ieri abbiamo speso altri 1,8 milioni, per un totale di 9,9 milioni, per acquistare ventilatori e dispositivi di protezione individuale (Dpi)". Soldi arrivati veramente, senza intoppi o intasamenti vari tipo Inps… Emozionato, Borrelli, anche per via del fatto che il BelPaese sta reagendo bene in generale all’emergenza. I dati parlano chiaro. L’incubo chiamato Coronavirus è ovviamente molto lontano dall’essere debellato in maniera definitiva, ma i numeri enunciati ieri dal numero uno della Protezione civile vengono visti con un certo ottimismo, a dimostrazione che dietro al famoso tunnel una luce comincia a vedersi. Risale subito agli occhi l’aumento dei contagiati che era a pari a 2.477 unità contro i quasi 3.000 di mercoledì. Un numero decisamente più basso, senza dimenticare che ieri sono stati fatti 39809 tamponi, cinquemila più di due giorni fa. Purtroppo, invece, il numero dei decessi resta sempre alto, se si pensa che le vittime delle ultime 24 ore era pari a 760 unità contro i 727 di 48 ore fa (il totale è ora pari a 13.915 morti. Ma un’altra notizia da non sottovalutare assolutamente riguarda i guariti: nelle ultime 24 ne sono usciti vincitori 1.431 persone contro i 1.109 di mercoledì (il totale è pari a 18.278). Infine, il numero complessivo di chi è stato infettato è di 115.242 unità. Certo, non è per niente facile stare dietro a questi numeri che restano terribili. Ma sono statistiche che fanno intendere che l’Italia in qualche modo sta reagendo alla pandemia. Anche lo stato d’animo del capo della Protezione civile Borrelli degli ultimi giorni è evidentemente più sollevato rispetto a qualche tempo fa, anche per via di un altro dato molto importante che ha tenuto a sottolineare e che riguarda le rianimazioni. In pratica, da quasi una settimana si assiste a una riduzione degli incrementi per quanto riguarda ricoverati e terapie intensive. "Oggi (ieri, ndr) abbiamo contato solo 18 persone che hanno dovuto ricorrere a queste misure", ha detto Borrelli, che ha detto confermato che tutta una serie di valori si stanno stabilizzando. Ma è presto per cantare vittoria: Preferisco restare con i piedi per terra. Parlare di decrescita? Non posso dire che sia iniziata, ma affinché possa accelerarsi la strada maestra dobbiamo mantenere alte le misure di prevenzione perché basta davvero poco per la creazione di un nuovo meccanismo di riavvio dei contagi".
di STEFANO GHIONNI