In un'intervista per La Repubblica il premier Giuseppe Conte dichiara come il tema "scuola" sia prioritario per l'esecutivo. Un assaggio di ripartenza da lunedì, ma non sarà - come tiene a precisare - un "libera tutti". Apertura strategica di poche attività col Dpcm del 4 maggio, mantenendo distanze di sicurezza e l'uso di dispositivi adeguati, e un piano per la ripartenza che sarà presentato settimana prossima.
Riapertura strategica quindi, dei "settori delle lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico, come pure attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export". Tutto ancora in stand-by in ambito di Turismo e ristorazione, punti di forza del sistema-Italia. Conte tende una mano: "Sicuramente ristoranti e bar non riapriranno il 4 maggio, ma ci stiamo mobilitando per garantire servizi d'asporto".
La scuola argomento delicato: "Riaprirà a settembre, ma la situazione si rivela molto rischiosa. E' in gioco la salute dei nostri figli. La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene", ha dichiarato.