Nonostante i dati incoraggianti sul calo dei contagi e l'imminente inizio della Fase 2, non c'è voglia di vacanze. Questo è quanto emerge dall'indagine di Confturismo-Confcommercio secondo cui aumenta il numero di chi, al termine del lockdown, rimanderà la vacanza anche essendo economicamente in grado di prenotarne una. Le prime uscite post Covid-19 saranno, infatti, di pochi giorni e nei pressi della propria città, con l'obiettivo di stare il più possibile all'aria aperta, ma senza allontanarsi troppo.
I NUMERI DICONO: "TIMORE" A marzo gli italiani preoccupati per l'epidemia erano l'86% (su un campione d'indagine), ora la situazione non è cambiata: 8 su 10. Un italiano su 3 dichiara che farà una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, e in posti vicini alla propria città, senza allontanarsi troppo. Paura, preoccupazione, certo... ma la frangia di chi ha perso il lavoro per l'epidemia o di chi, già in condizioni precarie, non pensa minimamente ad una vacanza è molto ampia e certamente non trascurabile. A rischio il settore del turismo, colonna portante dell'economia del Bel Paese, che necessità oggi più che mai di aiuti concreti dal Governo.