Il sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, ha risposto all’interrogazione dello scorso 30 aprile che la deputata di Forza Italia eletta all’estero, Fucsia Fitzgerald Nissoli, ha fatto insieme al collega di partito, Osvaldo Napoli, sulle modalità di accesso ai sussidi per gli italiani all’estero (i 4 milioni di euro previsti nel decreto "Cura Italia"). In tale interrogazione si chiedevano indicazioni dettagliate circa le regole per accedere alle sovvenzioni in modo da poterle comunicare agli interessati in tempi adeguati.
Inoltre, i due deputati forzisti hanno chiesto all’esponente di governo la proroga della data del 31 luglio per l’autorizzazione delle domande, considerata da loro troppo ravvicinata per poter adeguatamente informare e dar modo ai cittadini all’estero bisognosi di aiuto di effettuare le richieste. Le risposte del sottosegretario sono state, secondo i due deputati, "insoddisfacenti".
Questo perché secondo Nissoli e Napoli "non si ravvisa la necessaria chiarezza che serve a chi deve presentare la richiesta di sovvenzione perché in difficoltà. Infatti, si lascia al giudizio degli Uffici consolari la facoltà di erogare il contributo al connazionale bisognoso secondo la prassi seguita fino ad oggi".
"Inoltre - hanno proseguito -, il sottosegretario ha riferito che non è prevista la proroga del termine del 31 luglio per la richiesta di tali aiuti. Quindi i cittadini interessati, in mancanza di un criterio oggettivo, dovranno fare riferimento direttamente al Consolato italiano dove si trovano per avere una valutazione sulla propria indigenza".
Dunque, per l’eletta all’estero e il suo collega, quella di Merlo è una riposta "che elude le questioni poste e che non alimenta sentimenti di fiducia verso lo Stato da parte dei cittadini italiani all’estero".