È stato un 2 giugno anomalo quello celebrato in solitudine lunedì sera dall’Ambasciata italiana in Uruguay, la prima Festa della Repubblica a Montevideo per Giovanni Battista Iannuzzi.
L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha imposto una sobria cerimonia virtuale con una diretta Facebook alla quale hanno partecipato oltre un centinaio di persone.
Dopo anni di sfarzose feste in giro per la città anche questa volta la casa Towers è rimasta vuota nel suo giorno più importante ma solo per cause di forza maggiore come ha dichiarato l’ambasciatore nel suo breve messaggio: “Fin dal nostro arrivo qui io e mia moglie ci eravamo preparati per aprire le porte dell’Ambasciata ma questa inattesa pandemia ce lo impedisce. Oggi è un momento di riflessione per onorare le 33mila vittime che ci ha lasciato questa tragedia con l’auspicio che, attraverso gli sforzi, non si possa più ripetere”.
Ad accompagnare la diretta ci sono stati i messaggi di auguri del ministro degli Esteri uruguaiano Ernesto Talvi e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’iniziativa si è conclusa con i saluti degli artisti uruguaiani che hanno aderito alla campagna #WeAreItaly.
di Matteo Forciniti