La Notte della Letteratura 2020 è un evento online organizzato dal gruppo EUNIC-Hungary che ha come partner il Teatro Örkény di Budapest. L’Italia partecipa con il racconto di Antonio Tabucchi intitolato Rebus, tradotto in ungherese da Margit Lukácsi. Il brano italiano verrà letto in ungherese da Máté Borsi-Balogh, per la regia di Anna Siflis, il 26 giugno alle ore 19: la lettura sarà disponibile sulla pagina Facebook della Notte della Letteratura.
Antonio Tabucchi, nato a Pisa nel 1943, dopo varie raccolte di racconti ottiene riconoscimenti a livello internazionale grazie a due brevi romanzi: Requiem del 1992 e Sostiene Pereira del 1994. Fine critico letterario e professore universitario, fu grande conoscitore della lingua e della letteratura portoghese, oltre che traduttore di Pessoa. Nelle opere di Tabucchi ritroviamo un grande impegno civile, portato avanti con uno stile originale e con quell’alone di mistero che sempre lo accompagna. Tabucchi muore nel 2012, ma i suoi libri continuano ad essere tradotti e si trovano ormai in più di diciotto lingue.
Nel 1985 esce la raccolta di racconti Piccoli equivoci senza importanza, che ottiene subito vari riconoscimenti. Tra gli undici racconti presenti in questa raccolta troviamo anche Rebus che, come tutti gli altri racconti, cerca di offrire un’interpretazione dei numerosi misteri della vita. Il protagonista è un autista che deve accompagnare in un lungo viaggio una donna misteriosa, ma più si va avanti e più la trama si infittisce dando vita ad un vero e proprio rebus.
Rebus è un racconto ricco di segreti e colpi di scena, i misteri allungano la loro ombra verso il lettore che, in qualche modo, sarà chiamato ad immaginare la storia raccontata e a mettere insieme i vari pezzi per interpretare e sciogliere un rebus niente affatto facile.