Venerdì in una conferenza stampa a Roma (terrazza Red, in via Tomacelli) verrà presentato il manifesto programmatico che porterà in autunno alla nascita del movimento politico Buona Destra di Filippo Rossi. La destra che - secondo i proponenti - “non vuole morire salviniana o meloniana”, dunque, si organizza per scendere in campo. E fa sul serio, con il chiaro intento di distinguersi il più possibile “dall’area estrema che oggi monopolizza la politica italiana”.
Nelle intenzioni del nuovo movimento c’è la volontà di “aggregare una nuova classe dirigente che rinneghi ogni sciatto populismo e ogni sovranismo estremista, costruire un grande movimento di destra repubblicano, europeista”. In questi mesi dopo l’uscita del libro di Rossi ‘Dalla parte di Jekyll’, attorno alla Buona Destra si è creato “un effervescente movimentismo spontaneo di persone che si sentono politicamente a destra ma che oggi non si ritrovano nella proposta di Lega e Fratelli d’Italia”.
Persone che “aborrono gli estremismi e che esprimono forte disagio per i modi e i contenuti a cui al giorno d’oggi è stata ridotta la politica”. In tutta Italia Rossi ha già incassato l’adesione di tantissimi “fondatori” (molti gli amministratori locali) pronti a dar vita ai circoli territoriali della Buona Destra. “Basta con le piazzate, con i fenomeni da baraccone, con le fake news, con lo stigmatizzare la diversità: specie nel momento della ricostruzione post Covid-19, col Paese uscito malconcio dall’emergenza, alla politica servono realismo e competenze, pensiero critico, capacità di programmare il futuro senza pensare solo al consenso, di pancia, del presente”.