I negoziati tra l’UE e i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay), in corso da oltre 20 anni, sono culminati in un accordo politico nel giugno dello scorso anno. Da allora la Commissione europea sta preparando il documento per la firma. Ma questo accordo è molto controverso. I parlamenti di Austria, Olanda e Vallonia lo hanno addirittura respinto per com’è oggi, mentre alcuni stati membri (Francia e Irlanda) hanno espresso chiare critiche. È difficile infatti trovare un accordo commerciale più ancorato a un pensiero e a una politica sorpassati di quello con il Mercosur.
L’accordo UE-Mercosur implica:
-Una intensificazione della distruzione ambientale e della crisi climatica attraverso la crescita delle esportazioni di auto, l’espansione delle monocolture per mangimi e dei pascoli. I settori della carne e della soia continueranno a causare la deforestazione della foresta pluviale amazzonica, del Cerrado e le foreste del Chaco, che sono di fondamentale importanza per la stabilizzazione del clima mondiale e per la biodiversità. Il trattato fra UE e Mercosur sostiene infatti queste pratiche. L’Osservatorio del clima brasiliano ha scritto in una dichiarazione che "le salvaguardie ambientali all’interno dell’accordo, già insufficienti anche prima del COVID-19, hanno reso il documento obsoleto". Il recente rapporto sull’Amazzonia preparato per il Parlamento europeo afferma che "l’attuale regime di incendi boschivi e deforestazione in Amazzonia ha messo a rischio la biodiversità più ricca del mondo". Eppure, l’accordo non contiene alcun meccanismo innovativo per garantire che le parti rispettino gli impegni internazionali che hanno elencato nelle disposizioni relative allo sviluppo sostenibile. Il rapporto aggiunge inoltre: "Nel caso in cui persistano violazioni, si utilizza solo un canale diplomatico, senza possibilità di imporre sanzioni materiali". Così, se le conseguenze ambientali dell’accordo saranno molto concrete, i meccanismi per evitarle sono insufficienti. La situazione descritta nella relazione dell’Europarlamento dovrebbe chiarire che l’accordo non può essere ratificato così com’è.
-L’aumento delle violazioni impunite dei diritti umani, compresa la violenza fisica e l’espulsione dei piccoli agricoltori e degli indigeni dalle loro terre. Molti leader indigeni e difensori dell’ambiente nel Mercosur sono stati assassinati, cinque solo in Brasile tra novembre 2019 e aprile 2020. In particolare, sotto il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, violazioni dei diritti umani contro le minoranze e i membri dell’opposizione, oltre alla restrizione dei diritti dei lavoratori, sono all’ordine del giorno. Concludendo un accordo commerciale con i governi che promuovono politiche di conflitto e saccheggio, l’Unione europea premia le violazioni dei diritti umani e contraddice i propri valori democratici. Il sostegno all’accesso al mercato ottenuto con questo trattato probabilmente darà ulteriori incentivi per commettere tali abusi.
-Una politica agricola orientata all’export, che ha un impatto negativo sui prezzi alla produzione da cui dipendono gli agricoltori del Mercosur e dei paesi dell’UE. Ciò causerà più danni agli animali e danneggerà la produzione di cibo locale. Le norme sul benessere degli animali e quelle sanitarie, che nell’Unione europea sono più stringenti rispetto ai paesi del Mercosur, rendono l’agricoltura più costosa nel vecchio continente. Invece di favorire un rafforzamento della regolamentazione nei paesi latinoamericani, questo accordo premierà l’export di carne a basso costo verso i mercati europei, creando una pressione al ribasso sui prezzi alla produzione su entrambe le sponde dell’Atlantico. L’aumento delle esportazioni di carne, della coltivazione di soia e canna da zucchero per l’alimentazione animale e i biocarburanti stanno intensificando la distruzione ambientale, perpetuando l’ingegneria genetica, l’uso massiccio di antibiotici e pesticidi e l’inquinamento del suolo e delle acque. Inoltre, molti dei pesticidi utilizzati nel Mercosur sono vietati nell’UE.
-La crisi legata alla pandemia di COVID-19 dovrebbe essere un campanello d’allarme: la distruzione della biodiversità e il perseguimento di una crescita e di una globalizzazione senza ostacoli hanno esposto l’umanità a colossali minacce. Proseguire business as usual non è più un’opzione. L’accordo con il Mercosur ci riporta indietro, mentre la politica commerciale deve invece sostenere catene del valore locali, più corte e meno suscettibili alle perturbazioni, così come la creazione di sistemi alimentari e sanitari resilienti e decentralizzati con maggiore capacità di produrre – ad esempio – medicinali e attrezzature mediche a livello territoriale. L’UE deve trasformare i suoi obiettivi di politica commerciale in regole commerciali multilaterali a sostegno delle (e subordinate alle) politiche ecologiche, sociali, sui diritti umani e di sviluppo, che ci mantengano all’interno della biocapacità planetaria e promuovano la pace. Invece, questo accordo approfondirà le asimmetrie commerciali tra i blocchi, aumentando la disoccupazione, il degrado ambientale e mettendo a rischio la salute della popolazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Tuttavia, abbiamo bisogno di più cooperazione, non meno: il rifiuto dell’accordo UE-Mercosur non dovrebbe essere frainteso come rifiuto di una cooperazione costruttiva con questa regione del mondo. L’Unione europea dev’essere un partner rispettabile e rispettoso nella lotta contro la fame e la povertà, i cambiamenti climatici e l’applicazione delle convenzioni fondamentali sul lavoro dell’OIL (Organizzazione internazionale del lavoro), la promozione dei diritti dei contadini e dei lavoratori delle aree rurali (come definito nella rispettiva Dichiarazione delle Nazioni Unite), dei diritti umani e di forti standard di benessere degli animali. Tale cooperazione dev’essere trasparente, inclusiva e sostenere l’impegno attivo delle organizzazioni della società civile. Invece, l’accordo che l’UE vuole stringere con il Mercosur va esattamente nella direzione opposta. Chiediamo pertanto ai governi, alla Commissione europea e al Parlamento europeo di bocciare il trattato!