L’intelligenza artificiale è al centro del piano di sviluppo del futuro della difesa europea. L'obiettivo è aumentare l'indipendenza militare dell'UE. Il capo della tecnologia e dell'innovazione dell'EDA, Panagiotis Kikiras, ammette che l'uso dell'intelligenza artificiale per scopi di difesa è un fenomeno attuale e implementato.
"Abbiamo evitato di saltare su queste tendenze adottando un approccio molto cauto", ha detto alla rivista dell'Agenzia europea per la difesa. Kikiras ha dichiarato che i recenti sviluppi hanno ora fornito maggiori possibilità per usi militari dell'intelligenza artificiale. L'Agenzia europea per la difesa si avvarrà principalmente della ricerca europea sull'intelligenza artificiale. Nel processo, verrà compilato un "linguaggio tecnico" comune per garantire che tutti i ricercatori possano comunicare negli stessi termini. Ciò è essenziale per consentire una maggiore cooperazione scientifica.
Uno degli obiettivi concreti dell'EDA è quello di formare un "lago dei dati" di dati militari meno sensibili e anonimi. Le organizzazioni di ricerca e tecnologia, le PMI e la grande industria avranno accesso a queste informazioni. I progetti che fanno parte del nuovo piano d'azione intelligenza artificiale dell’EDA, saranno formalmente approvati entro la fine del 2020.