Il sindaco di Milano ha sollevato intorno a sé un vero e proprio polverone mediatico e politico per le affermazioni che vorrebbero stipendi diversi tra chi lavora al Nord e chi lavora al Sud. Un "No" bipartisan, che coinvolge tutti: dal Pd a FdI, dal M5s a Iv, fino ai sindacati.
PROVENZANO La prima bocciatura (in ordine cronologico), è arrivata dal ministro della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano durante una diretta Fb, che ha definito la discussione "arcaica".
MAGORNO Contrario alla proposta anche il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno. "Mi dispiace leggere tali dichiarazioni da un personaggio così autorevole come il sindaco di Milano. I lavoratori calabresi hanno pari dignità di quelli lombardi".
DIENI Ci va giù pesante con le critiche il Movimento 5 stelle, con la deputata Federica Dieni che in una nota afferma: "Le ultime parole di Beppe Sala sono a dir poco allucinanti". "E' inaccettabile che, nel 2020, si parli ancora di gabbie salariali", conclude la grillina.
FERRO Pesanti critiche anche dalla deputata di Fratelli d'Italia Wanda Ferro: "Per Sala - a parità di mansioni - un lavoratore di Reggio Calabria dovrebbe avere una retribuzione minore rispetto a un lavoratore di Milano" - afferma - "in pratica, reintroducendo le gabbie salariali".