Che succede in Campidoglio? Avviene che quel grande furbo chiamato Giuseppe Grillo liquida praticamente il sindaco di Roma. A Grillo si può rimproverare tutto tranne che di non essere una vecchia volpe. Così, pur facendo finta di aiutarla, dà il benservito a Virginia Raggi. "Virgi, annamocene, Roma non te merita". Lo scrive sul suo blog, prendendo spunto da un sonetto in romanesco pure volgare (non di Trilussa, non di Belli, per carità) creato da un signore che è bene non nominare. Continua: "Romani, gente de fogna."Adesso sì che riconosciamo la prosa dell’ex comico che ci ha abituati alla sua parlata sguaiata. Dunque, Grillo va in soccorso di Virginia Raggi? Qualcuno ci crede, sbagliando.

BEPPE GRILLO SENTE ODORE DI BRUCIATO

La verità è che l’inventore del Movimento sente odore di bruciato e dice chiaramente alla sindaca di non ricandidarsi nella prossima primavera. I motivi sono tanti. Mai come in questo lasso di tempo, la Capitale è apparsa degradata. Strade piene di buche. I servizi pubblici che non funzionano. Autobus vecchi che si bruciano. L’immondizia che fuoriesce dai cassonetti e rende invivibili alcuni quartieri. Il traffico che impazzisce. La totale mancanza di vigili urbani che tutto fanno tranne che "vigilare la città", Grillo sa perfettamente che le possibilità di una riconferma al Campidoglio sono pochissime, pari allo zero. La Raggi non è gradita da due romani su tre. In un ultimo sondaggio di pochi giorni fa è risultata penultima fra i sindaci d’Italia. Allora, se le cose stanno così, meglio fingere un aiuto fasullo, piuttosto che andare incontro a un evidentissimo flop. "I romani so’ gente de fogna", insiste Grillo. A rispondergli questa volta è Alessandro Gassman. Che elenca una lunga serie di personaggi che smentiscono la volgarissima affermazione di colui che anni fa faceva ridere chi lo andava a vedere. Ne citiamo solo alcuni: Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Ennio Morricone, Renato Rascel, Paolo Stoppa, Gioacchino Belli e Trilussa (poeti di cui sarebbe bene rileggere gli immortali sonetti), Alberto Moravia, Roberto Rossellini, Ettore Petrolini e via andare.

GASSMAN ATTACCA GRILLO CON STUPIDAGGINI CONTRO GENOVA

Gassman rifila a Grillo un’ultima stoccata sportiva: "Francesco Totti a Genova non se lo sognano nemmeno se pregano la Madonna del pallone". Ha fatto bene o ha fatto male ad "andare in soccorso" di Virginia Raggi? Né l’uno, né l’altro e questo Grillo lo sa. Ha cercato solo di far uscire il sindaco nel migliore modo possibile da quell’incarico. Che mai e poi mai avrebbe dovuto avere. Tanto è vero quel che abbiamo scritto che gli stessi esponenti del Movimento (per fare una cosa nuova) si dividono. C’è chi sostiene che le sue parole sono un incoraggiamento E c’è chi, al contrario, ritiene che abbia voluto liquidare la Raggi prima che fossero gli elettori a mandarla a casa.

COSA FARÀ LA RAGGI?

A questo punto, che cosa deciderà il sindaco: ritentare la scalata al Campidoglio o seguire alla lettera le indicazioni del suo capo? Nelle ultime settimane, la giovane prima cittadina della Capitale aveva fatto intendere con chiarezza che non voleva assolutamente abbandonare quella poltrona. Oggi, con tutta probabilità, sfoglierà almeno la margherita. Salvini è contro di lei, la Meloni non ne parliamo, Forza Italia muore dalla voglia di piazzare in Campidoglio un suo candidato. Il Pd si pronunciò qualche settimana per bocca del suo leader. Quando i giornalisti chiesero a Nicola Zingaretti cosa ne pensasse della riconferma della Raggi, rispose testualmente: "Per i romani questa non è una notizia, ma una minaccia". A bocce ferme, nei prossimi giorni, Grillo ripenserà alle parole pronunciate ieri, perché difficilmente i romani le dimenticheranno e quando andranno a votare, dovunque si trovino in Italia, la preferenza ai Grillini non la daranno più, nemmeno da morti.