Diversi parlamentari europei hanno sottoscritto una nota che critica la nuova proposta del Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, rispetto al taglio dei fondi previsti al programma "Erasmus" per un altro 14% nella prossima programmazione UE 2021/2027. Nel dibattito generale, e soprattutto nella mediazione tra Parlamento, Commissione e Consiglio UE - i tre soggetti che decidono del bilancio pluriennale dell’Unione che si aggira intorno ai 1.200 miliardi di euro - uno dei punti di discussione al momento meno noti al grande pubblico ri- guarda proprio l’investimento che l’Unione realizza sulle nuove generazioni. Stando a bozze, proposte e dichiarazioni delle settima- ne scorse, i tre programmi "Europa Creativa", "Corpo Europeo di Solidarietà" e appunto "Erasmus" vedono infatti al momento un decremento di risorse rispetto alla proposta che la stessa Commissione aveva previsto nel 2018. Adesso sembra che questo decremento possa aumentare ancor di più... Ovviamente, la discussione principale è monopolizzata dal Recovery Fund che catalizza tutto (investimenti infrastrutturali, green new deal, ricerca) e da quanti soldi e con quali obiettivi si affronterà il prossimo ciclo di risorse finanzia- rie europee. In questo contesto, il tema dell’investimento sul nostro capitale umano rischia non solo di passare in secondo piano ma di essere addirittura compresso.
In queste settimane, in Italia ed in Europa, sono state diverse le iniziative che hanno richiamato l’attenzione su questo punto ("Erasmo" ha promosso una raccolta firme su "change" - che ha coinvolto rappresentanti istituzionali, associazioni, amministratori, studenti) e ieri Sabine Verheyen, presidente della Commissione
"Cultura, istruzione e giovani" dell’europarlamento, insieme a colleghi di differenti gruppi politici, hanno preso carta e penna e segnalato il caso sperando che adesso non finisca nel dimenticatoio. Come già scritto in precedenza, "Erasmus", "Europa Creativa" e "Corpo Europeo di Solidarietà" rischiano di essere le prime vittime europee della pandemia. Impor- tanti programmi UE di mobilità, che vedono un forte protagonismo dei giovani, che nella prossima programmazione 2021/2027 potrebbero però avere limitazioni. Si parla di 5,4 miliardi di euro in meno per "Erasmus" (rispetto ai 30 preventivati nel 2018); 330 milioni di euro in meno per "Europa Creativa" (rispetto a 1,85 del 2018); 365 milioni di euro in meno per il "Corpo di Solidarietà Europeo" (rispetto al 1,26 miliardi di euro del 2018). Ma queste cifre potrebbero essere nuovamente rivedute al ribasso.
Al di là degli aspetti finanziari, il tema vero che si pone adesso, è la necessità che sia l’Europa stessa a credere nell’Europa e nei suoi strumenti che generano inclusione, crescita sociale e culturale, cittadinanza europea e che "formano" e incentivano la libera mobilità come elemento caratterizzante dello spazio europeo.
A credere negli strumenti che mettono al centro (dando loro sostegno concreto!) le generazioni che meglio vivono nelle dimensione europea e sanno come metterla a profitto per se stessi e per le comunità.
Giacomo Darrigo