Assembramenti, risse, atti d’intolleranze, totale dispregio delle regole: da Torino a Palermo impazza la movida violenta. Notizia allarmanti diventano titoli ad effetto sulle prime pagine dei giornali nazionali. Paura e indignazione vanno a braccetto, il senso del disgusto più profondo si diffonde tra gli italiani provvisti di buon senso. Il pesante interrogativo salta da una bocca all’altra: cosa fare per limitare o stroncare il malvezzo? Qui si scherza col fuoco, come se non fosse successo nulla tra marzo e maggio. I giovani hanno abbandonato qualsiasi tipo di freno, la movida notturna viene impiegata come forma di scomposta, pericolosa reazione, al peso del lockdown. Ma come vanno le cose a Capri e Ischia? Anch’esse sono teatro della movida violenta? Oppure hanno attuato contromisure e dettato regole per porre argini alla dilagante pessima abitudine?
Capri stabilisce intanto una prima regola: le mascherine obbligatorie giorno e notte. C’è un’ordinanza firmata dal sindaco Lembo. Ischia attua provvedimenti mirati alla difesa degli assalti dei turisti. In particolare di quelli che praticano il sistema del "mordi e fuggi". I turisti di un giorno. Le contromisure hanno retto anche all’assalto dell’ultimo week end da 31mila sbarchi. I Comuni dell’isola verde si sono mossi per tempo. A Capri l’allarme è scattato in vista di assembramenti senza controllo. Il caos sull’isola, dagli affollamenti nei locali pieni di turisti che non indossavano la mascherina. Neppure l’ombra nei passati weeek-end di alcun dispositivo di protezione individuale. Non rispettato il distanziamento. E sotto accusa è finito puntualmente il congestionamento a bordo di navi e traghetti e aliscafi. I social hanno denunciato anche l’aperitivo in Piazzetta e la vita notturna.
La Capri fuori controllo con resse di folla e divertimenti senza limiti e protezioni. Le strade dello shopping prese d’assalto. Lo struscio serale all’insegna della criticità, a dispetto della presenza di agenti nei punti nevralgici dell’isola. Come fare? Il sindaco Marino Lembo è ricorso alla carta dell’ordinanza. Ne ha firmata una ieri mattina. Diventa quindi obbligatorio l’utilizzo delle mascherine, anche all’aperto, durante i fine settimana. In Piazzetta, nelle discoteche, nei bar, dalle diciotto Pochi controlli agli imbarchi e sovraffollamento: Ischia e Capri corrono ai ripari alle quattro del mattino. "Ci siamo dovuti abituare alle norme antiterrorismo, ci abitueremo anche a questo", come chiosa al provvedimento che prevede attuazione con effetto immediato. L’ordinanza ha generato immediate polemiche. Mette infatti a confronto, gli uno contro gli altri per così dire armati, chi parla di Covid-party e chi difende invece il divertimento, dopo mesi di lockdown.
Capri conta appena due casi positivi al virus dall’inizio della pandemia. Comunque ha paura, e ora di spacca. "Ci è stato chiesto di ripartire per offrire un’opportunità di svago ai turisti – spiegano Guido e Gianluigi Lembo, i re delle notti capresi con il loro celeberrimo "Anema e core" – Abbiamo seguito alla lettera tutte le normative. Il locale ha cambiato fisionomia. Si accede solo su prenotazione e previa misurazione della temperatura all’ingresso. Ci sarà sempre un addetto alla sicurezza che saprà come intervenire". "Anema e core" le mascherine le regalerà, a partire dal prossimo imminente week-end. Mentre il sindaco annuncia controlli a tappeto. In realtà già in atto, come attestano gli interventi di soccorso, i verbali elevati dalla guardia costiera nella baia di Marina Grande. Un bagno all’interno della Grotta, chiaramente proibito, è costato 1.032 euro a testa a un gruppo di quattro turisti, sorpresi in flagrante dagli uomini della polizia.
Week-end di relax per Maria Elena Boschi a Ischia. L’ex ministro ora capogruppo di Italia Viva alla Camera ha potuto ammirare la baia di San Pancrazio e il borgo di Sant’Angelo, che l’ha letteralmente conquistata. "Isola fascinosa, ricca di bellezze, persone simpatiche e accoglienti: dovremmo farla conoscere ancora di più in Italia e nel mondo". Belle parole, però pregne di anacronismo, Maria Elena Boschi è chiaramente fuori tempo. Ma come vanno le cose a Ischia in materia di movida e a tutela della sicurezza personale? Il sindaco Enzo Ferrandino si è adoperato al massimo. Tutto è stato pianificato nei dettagli per evitare assembramenti di qualsiasi tipo. Sospese tutte le manifestazioni, anche quelle quasi centenarie come la Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna: tradizione antica cara agli isolani, legata al folklore, capace di richiamare ogni anno 30mila persone nella baia di Cartaromana. In 89 anni era saltata solo due volte, durante il conflitto bellico.
Ischia ha applicato questo principio: meglio prevenire che curare. Soprattutto sulle spiagge. Grazie ai controlli, veri e assidui, sta filando tutto per il verso giusto. Decentrati i punti dove è possibile acquistare i ticket per accedere a vaporetti e aliscafi. I botteghini sistemati in un’area parcheggio all’esterno del porto. Non si registrano più assembramenti nei fine settimana. Il problema vero è come evitare l’eccessivo afflusso del popolo della movida nelle aree predilette dai giovani. Ischia ha inasprito (e preteso) il rispetto delle norme vigenti per le manifestazioni all’aperto. Sotto rigido controllo anche il mare. La guardia costiera ha controllato ottanta natanti nell’ultimo fine settimana. Quindici le contravvenzioni, soprattutto a carico di acquascooter scorazzanti all’interno dell’area protetta Regno di Nettuno.
Franco Esposito