Questa partita col Sassuolo sarà un po' come la partita contro il Barcellona, ha detto Gattuso. E allora l'attenzione per il match di stasera al San Paolo sale a mille. Il Sassuolo come il Barça? Ha tecnica, palleggio e capacità offensiva sopra la media. Però, però non ha ... Messi.
Comunque, se il Sassuolo è "come" il Barcellona, guai a giocar male e a perdere. Sarebbe un brutto segno. Sarà una partita apertissima. Il Sassuolo ha ritmo e velocità, gioca per il gol (cinque alla Juventus fra andata e ritorno), l'attacco è il suo mestiere, la difesa è vulnerabile (64 gol all'attivo, 60 al passivo).
Formazione sbarazzina (forse senza Boga) che De Zerbi schiera col 4-2-3-1, Caputo prima punta (33 anni, 19 gol) e Berardi a rimorchio (26), capaci di fare faville col sostegno di Djuric. Per la difesa del Napoli, che prende gol da otto partite, sarà una serata di grosso impegno. Il Sassuolo (cinque senza segnare) da undici gare va puntualmente a bersaglio (26 reti).
Il Napoli sembra stanco, il Sassuolo è pimpante. Martedì, battuto dal Milan, il Sassuolo ha interrotto una serie di otto partite positive (quattro vittorie, quattro pareggi), 16 punti dopo la ripresa del campionato, uno solo meno del Napoli. È avversario che può fare ballare gli azzurri.
Un rilanciato Locatelli regge il centrocampo offensivo degli emiliani a fianco del solido Magnanelli. Il Napoli dovrà essere aggressivo per togliere palla a un avversario che la fa correre velocemente. E un possesso-palla lento e orizzontale sarà rischioso. Le ripartenze del Sassuolo sono taglienti. Si annuncia un match di botta e risposta.
Mertens, non ancora pienamente recuperato, partirà dalla panchina e Milik torna al centro dell'attacco (un gol e dieci minuti di buon gioco contro l'Udinese). Gattuso ripropone la formazione dei "titolarissimi" dopo le prove con Lozano e Politano. Terrà d'occhio la tenuta della difesa che sta concedendo troppo agli avversari (11 gol beccati nelle ultime otto gare).
Il Sassuolo sarà sfacciato e spudorato. Il 3-3 con la Juventus, dieci giorni fa, racconta della sua audacia offensiva (quattro gol alla Roma, tre all'Inter). Prende gol e non fa una piega perché la sua vocazione è l'attacco. La filosofia di De Zerbi è segnare un gol più dell'avversario.
Il Sassuolo gioca in ampiezza con passaggi lunghi, cerca sempre la profondità. È avversario fastidioso. Non ha la grinta e la fisicità dell'Atalanta, e neppure la varietà degli schemi offensivi dei bergamaschi. Ha un gioco più "leggero" ma che sa essere ficcante, sostenuto da un'applicazione costante nel portare la palla avanti.
Non è il Barcellona, ma darà filo da torcere. Per evitare dispiaceri ci vorrà innanzi tutto un Napoli tonico, veloce e concreto negli ultimi venti metri.
Mimmo Carratelli