In Toscana ai tempi di rigurgiti del Covid. In una settimana diciassette focolai e quaranta nuovi contagi. Cinque ricoverati in più nei reparti dedicati. Oltre 4.500 tamponi eseguiti. La spiegazione? Elementare, Watson. "Giovani e giovanissimi non indossano la mascherina, è prima né dopo le diciotto. E dall’estero è rientrato un esercito di pazzi vacanzieri", lamentano gli esperti scientifici. Ma non è tutto in materia di coronavirus in Toscana. C’è un episodio catalogabile tra il comico e il grottesco. Un errore, certo, che ci può stare, ma non dovrebbe mai accadere in una circostanza delicata come questa. Un lapsus imputabile ai computer traditori. Mille ordini di quarantena sono partiti per errore. Destinatari inconsapevoli cittadini tornati dall’estero. Persone che si erano registrate per prenotare il tampone.
Intanto, palese il tentativo di spiegare lo sbaglio. Le prime telefonate di scuse sono già partite. Ma l’errore resta, e meno male che alla fine non abbia causato problematiche di natura psicologica ad alcuni dei mille cittadini vittime del pasticcio causato dai computer infedeli. "Si attesta che il signor….risulta essere stato sottoposto a isolamento fiduciario fino al 30 agosto 2020", principia così la comunicazione errata, che prosegue con chiarezza e sicurezza, anch’esse ovviamente prodotti del lapsus telematico. "Il signor…risulta rientrato dall’estero sulla base della sua auto-dichiarazione resa sui sistemi telematici".
La Asl Toscana Centro tradita dai computer. La comunicazione fasulla ha raggiunto oltre mille cittadini, destinatari di una lettera del tenore sopra esposto dall’Ufficio Igiene territoriale. Si tratta di persone rientrate da Grecia, Croazia, Spagna, Malta, e quindi soggette ad effettuare il tampone e "non a essere poste in quarantena". Quella invece prevista per chi torna dai Paesi extra Shengen, fatte salve alcune eccezioni indicate dal Governo italiano. Marchiano l’errore dei sistemi informatici dell’azienda. Il lapsus ha originato e prodotto proteste in serie da parte di persone sorprese, spaesate, impaurite. Cittadini allarmati che hanno telefonato per chiedere informazioni, delucidazioni, spiegazioni. I numeri verdi del Cup hanno subito evidenti intasamenti. Ma come si è materializzato l’incredibile errore?
Nei giorni scorsi molte persone si sono registrate sul sito Internet creato dalla Regione Toscana per fissare il tampone. Un migliaio di clienti è finito per sbaglio nella lista di chi deve sottoporsi a quarantena obbligatoria. L’unica maniera per riparare è comunicare alla clientela destinataria dell’errore, a mezzo telefonata degli operatori Asl, lo sbaglio commesso. La comunicazione accompagnata con parole di scuse. "Quella lettera non va bene, provvediamo contestualmente a fissare il tampone, anche se l’esame non era stato fissato". L’allarme comunque c’è stato, generato dalla falsa erronea comunicazione. Un cittadino che ha ricevuto la comunicazione è rientrato il 17 agosto dalla Croazia. Aveva previsto il tampone già il 14, tramite il Cup. Arrivato a Firenze ha provato a registrarsi sul sito Internet della Regione, ricevendo la mail con la comunicazione dell’avvio dell’isolamento fiduciario. Per sua fortuna, non avendo disdetto il precedente appuntamento, potrà fare oggi il tampone.
In tutto sono circa 1.500 al giorno i cittadini di rientro dai quattro Paesi considerati ad alto rischio dal ministero della Salute. La Regione Toscana ha deciso di non effettuare esami agli aeroporti di Firenze e Pisa, ma di chiedere a tutti di registrarsi sul sito. O, in alternativa, di chiamare il numero verde di riferimento. Viene ampiamente privilegiata la prima modalità. Ma a molti tocca un’attesa che di norma si protrae fino a quarantotto ore. Le proteste di conseguenza non si contano. Sono un’infinità. Tra l’altro, va preso in considerazione il fatto che fare l’esame troppo presto potrebbe non rivelare un eventuale contagio: la persona interessata potrebbe essere ancora nella fase di incubazione, quando il coronavirus non viene intercettato. Possono capitare problemi e vengono commessi errori come quello della lettera inviata per errore a mille cittadini toscani.
Tamponati gli effetti causati dall’errore dei computer, le Asl Toscana Centro si sono attivate con solerzia per assicurare comunque il prima possibile il test a chi ha scelto e attuato il progetto di consumare all’estero le vacanze. Anche in questo anno molto particolare, non esattamente consigliabile per allontanarsi dall’Italia. Sarebbe molto meglio, e più sicuro, rivoltare il famoso proverbio italiano della moglie e dei buoi: mare, monti e compagna dei paesi tuoi…
Franco Esposito