‘Italia-Russia. Un secolo di cinema’: questo il titolo del volume, ideato dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, presentato alla 77/a Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia. Hanno partecipato all’evento l’Ambasciatore a Mosca Pasquale Terracciano, il Presidente della Biennale Roberto Cicutto, le curatrici del libro Olda Strada e Claudia Olivieri, il regista Andrey Konchalovsky.
Il libro, edito in lingua italiana e in lingua russa, racconta secondo una sequenza cronologica e un approccio innovativo la storia delle esperienze cinematografiche che hanno interessato l’Italia e la Russia fin dalla nascita del cinema. L’iniziativa editoriale conferma che anche in questo settore i due Paesi hanno tessuto collaborazioni di primissimo piano che hanno segnato la storia della cinematografia mondiale. Con la pubblicazione del volume ‘Italia-Russia. Un secolo di cinema’ si completa la trilogia, voluta dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, dedicata alle relazioni culturali e artistiche italo-russe: l’architettura, la musica e, ora, il cinema.
Settori in cui i rapporti tra i due Paesi hanno dato la loro massima espressione. "Si tratta – ha commentato l’Ambasciatore Terracciano – di una pubblicazione che è concreta e preziosa testimonianza dell’eccellenza delle relazioni culturali italo-russe, a ulteriore conferma dell’importanza della cultura quale imprescindibile sostrato della lunga e fortunata storia delle solide e prestigiose relazioni italo-russe in tutti i principali settori di collaborazione bilaterale. Già prima della rivoluzione d’Ottobre ci furono imprenditori e registi italiani che vennero in Russia per realizzare film e documentari, così come il fatto che, dopo la rivoluzione, molti attori e registi russi si stabilirono in Italia e collaborarono con l’allora fiorente industria cinematografica a Torino".
"La storia della collaborazione italo-russa nel cinema – sottolinea ancora Terracciano – ha anche un presente molto vivo che curiamo molto sia nella sua componente artistica che in quella industriale. Ne sono testimonianza i numerosi festival del cinema sostenuti dall'Ambasciata e dagli Istituti Italiani di Cultura a Mosca e a San Pietroburgo (una decina in quasi 30 diverse città della Federazione); il ciclo di incontri organizzati a Villa Berg, sede dell'Ambasciata a Mosca, con alcuni dei più importanti registi e attori dei due Paesi; il sostegno alla realizzazione di coproduzioni cinematografiche, ultima delle quali Il peccato di Andrej Konchalovskij".
La pubblicazione si avvale del contributo di prestigiosi studiosi italiani e russi. Con oltre trenta saggi, interviste e testimonianze, l’opera è frutto della collaborazione di più di venti Istituzioni italiane e russe legate al cinema e a un più ampio panorama culturale; ad esse si aggiungono le agenzie di stampa ANSA e TASS, che hanno messo a disposizione i loro archivi fotografici. Questo volume rappresenta un "unicum" nel suo genere: ad oggi non esistono infatti studi che trattino nell’organicità di una sola pubblicazione le varie fasi della storia cinematografica italo-russa.