Alla venerabile età di 98 anni - quasi 99 -, é deceduto Giuseppe Marino, una delle personalità di maggiore spicco nella costruzione della comunità italiana, nel periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale ai primi anni del secolo attuale.
Giuseppe Marino era nato ad Atena Lucana, in provincia di Salerno il 7 novembre 1921, e - come tanti altri “paesani” dell’Italia meridionale - emigrò a Montevideo, dove giunse il 16 marzo 1952 a bordo della nave Sorrento della flotta Lauro. Lavoratore serio e impegnato si adattò rapidamente alla terra uruguaiana, dove aprì una officina di carrozziere.
Come scriveva Gente d’Italia nel 2013, Giuseppe Marino é stato uno dei migliori esempi di emigrante semplice, buono, umile, lavoratore e ricco di valori ed esempio di vita. Ma dietro la semplicità dell’uomo onesto, vi fu sin dal suo arrivo a Montevideo, una instancabile azione per riunire tanti italiani che provenivano dalle terre della Campania e del sud in generale.
“Appena giunto in questo paese - ricordava Marino in una sua nota pubblicazione diffusa in Uruguay e in Italia (“Opuscolo della Cronistoria dei Ricordi vissuti”) - vengo presentato al Centro Amici d’Italia, associazione questa che riuniva tutti i giovani emigrati a Montevideo. Eravamo in molti e si organizzavano grandi riunioni e feste danzanti”. Quando l’istituzione chiuse i battenti, Marino, che nel frattempo era già un noto dirigente comunitario, non si arrese e si unì, insieme ad altri amici, a Casa d’Italia. Lí, fra l’altro, conobbe una giovane biellese, di cui si innamorò e con cui si sposò il 19 marzo 1960: Pierina GIoia. con cui visse felice per oltre 50 anni.
L’azione comunitaria di Marino durante molti anni si svolse sia dalla istituzionalità di Casa d’Italia, sia con una presenza continua e pressante in centri di lavoro degli emigranti, come furono le zone dei mercati ortofrutticoli, dove lavoravano tanti corregionali, specialmente della zona di Salerno.
Questo suo lavoro a favore dell’unione e appoggio mutuo tra gli Italiani trovó il momento piú importante nel 1986 con la fondazione dell’Associazione Emigrati Regione Campania in Uruguay (AERCU), di cui Marino fue il socio numero 1 e da tutti considerato il padre spirituale della istituzione. Marino fu eletto in quegli anni membro del Coemit (poi Comites), e ancor oggi tutti lo ricordanos per essersi battuto a favore di diverse iniziative italiana in Uruguay, in settori cosí diversi como la tutela dei pensionanti, lo sport (Sportivo Italiano), il voto degli italiani all’estero, la cultura (in particolare, si prodigò per un seminario sulla storia dell’immigrazione italiana e spagnola presso l’Università della Repubblica), fece venire a Montevideo una statua di San Ciro direttamente da Atena Lucana, in cordiale rapporto col vescovo, e tante altre iniziative, gli valsero riconoscimenti da parte della Regione, del suo paese natale Atena Lucana e delle autoritá italiane in Uruguay.
Per i suoi servizi alla collettività - che oggi lo ricorda con emozione - fu nominato Cavaliere Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
Sentite condoglianze dal Direttore e da tutta la redazione di Gente d'Italia.