Manfredi Nulli – membro del Consiglio Generale degli Italiani all’estero (CGIE) e presidente della Commissione “Conferenza Permanente Stato, Regioni, Prov Autonome e CGIE” sollecita chiarimenti circa la certezza che del superbonus 110% introdotto dal governo italiano possano usufruire anche gli italiani residenti all’estero.
Notizia questa confermata dal governo già da alcuni mesi, anche in parlamento in seguito a interrogazioni in merito, e certamente positiva poiché innesca un meccanismo di investimenti per le ristrutturazioni di immobili in Italia anche da parte dei connazionali all’estero.
Al contempo, Nulli sottolinea l’esigenza che i parlamentari eletti all’estero e lo stesso CGIE sollecitino gli organismi dell’amministrazione finanziaria a fare chiarezza. Ciò in seguito alla circolare dell’Agenzia delle Entrate (AdE) n24, dell’8 agosto, dove al paragrafo 1.2 si afferma testualmente che il "superbonus non spetta ai soggetti che non possiedono redditi imponibili i quali, inoltre, non possono esercitare l'opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Si tratta, ad esempio, delle persone fisiche non fiscalmente residenti in Italia che detengono l'immobile oggetto degli interventi in base a un contratto di locazione o di comodato".
È importante – conclude Nulli - che vi sia assoluta chiarezza e una risposta favorevole definitiva visto che questa circolare sembra in contraddizione con quanto precedentemente sostenuto, ovvero che gli italiani all’estero possono accedere al bonus 110% per ristrutturazioni. Sarebbe ridicolo se dopo i grandi annunci fatti in questi mesi scoprissimo che le cose non stanno così.