L'abbinamento ritenuto nefasto del venerdì con il 13 è poi decollato da quando negli anni Ottanta ha avuto un inquietante successo la saga appunto dei film Venerdì 13: B e forse anche C movie americani con canovacci impregnati di sangue e squartamenti.
Detto che ovviamente una spiegazione razionale non c'è, si può comunque citare la sindrome triscaidecafobica, ché si è arrivati a battezzare questa creduloneria che ha tuttavia effetti concreti: negli Stati Uniti resiste la tradizione di evitare di chiamare il 13° piano con il suo nome, così che si passa dal 12° al 14° piano, come si nota anche sulle plafoniere degli ascensori. E pure certe compagnie aeree "saltano" la fila 13 dei posti per i passeggeri. Idem per i gate negli aeroporti. Questa superstizione è seguita soprattutto in nord America e in Europa.Oggi, Venerdì 13 Novembre 2020 è un giorno qualunque per molti, mentre alcuni lo considerano un giorno sfortunato: che origini ha questa credenza?
Il Venerdì e il numero 13 hanno una cattiva fama: la loro unione, secondo la credenza popolare, porterebbe sfortuna.
Esiste anche una fobia connessa, la “Parasceve-decatriafobia”, una paura persistente, anormale e ingiustificata dei giorni venerdì e del 13.
Una delle tante spiegazioni risale alla mitologia scandinava: inizialmente c’erano 12 semidei e poi arrivò il tredicesimo, Loki, crudele con gli uomini (il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio); altri legano la superstizione alla presenza di 13 persone all’Ultima Cena, ed il tredicesimo commensale era Giuda, il traditore. Filippo II, re di Macedonia e padre di Alessandro Magno, fu ucciso da una sua guardia del corpo dopo aver fatto mettere una propria statua accanto a quelle delle dodici divinità dell’Olimpo.
Per qual che riguarda invece il quinto giorno della settimana, il venerdì è considerato infausto perché, in tale giorno, Cristo fu crocefisso, Eva tenta Adamo con la mela, ed è il giorno in cui si verifica il Diluvio Universale.