Sono per esempio scomparse le corazzate , gli incrociatori pesanti e diverse tipologie di Fregate, sostituite da portaerei , caccia lanciamissili e fregate multiproposito (tipo FREMM).
Solamente I sommergibili hanno continuato ad essere considerati un’arma primaria, venendo continuamente aggiornati e potenziati.
In questa ottica nei due conflitti navali che annoveriamo dal 1970 ad oggi , le uniche vittorie in combattimento e con affondamento da parte di un mezzo navale ( non di aerei con missili), sono:
- 9 Dicembre 1971 , conflitto Indo/Pakistano : sommergibile pakistano HANGOR (classe Daphne’ francese) comandato dal Cmdr Ahmed Tasmin che affonda con tre siluri convenzionali la fregata Indiana KHUKRY
- 2 Maggio 1982, conflitto per le Malvinas : sommergibile atomico inglese CONQUEROR, comandanto dal Cmdr. Brown che affonda l’incrociatore argentino GENERAL BELGRANO ( ex USNavy Phoenix) con tre siluri convenzionali
- 3 Maggio 1982 , conflitto per le Malvinas, sommergibile atomico inglese SPARTAN, che danneggia gravemente il sommergibile argentino SANTA FE ( ex US Navy classe Balao)
Dopo questi episodi bellici non si annoverano combattimenti fra unita’ di superficie e/o sommergibili in conflitti locali.
L’area primaria da difendere diventa a questo punto la EEZ (Zona Economica Esclusiva) che si estende, nei diversi Paesi , da 200 a 350 miglia marine e che garantisce la protezione degli interessi nazionali nel settore della pesca e la lotta al traffico di droga , al contrabbando e all’immigrazione clandestina.
Le varie marine a questo punto hanno dovuto dotarsi di unita’ nuove , non gravate da costosissime attrezzature belliche, di facile costruzione e di impiego economico.
Alcune hanno ritenuto di depotenziare unita’ esistenti destinate una volta al solo impiego militare , ma questa soluzione non elimina I costi di esercizio in quanto queste unita’ , pensate per scopi bellici, hanno motori ridondanti e sistemi di scoperta non in linea con la caccia ai pescherecci illegali ed altri impieghi para civili.
Sono state cosi’ ideate le OPV ( Offshore Patrol Vessel), idonee allo scopo e di facile costruzione e mantenimento.
Alcune marine hanno destinato queste unita’ a servizi di Coast Guard (leggasi U.S. Coast Guard) altre invece hanno ritenuto di devolvere questi servizi ad altri Corpi dello Stato , come l’Italiana GUARDIA DI FINANZA che svolge in mare ,con unita’ armate, il suo ruolo esclusivo di polizia economico - finanziaria (D.Lgs n. 68/2001) integrando il dispositivo regionale con quello di proiezione per il controllo delle frontiere esterne con le attività di esplorazione aeromarittima condotte in acque internazionali, per la difesa degli interessi economici del Paese con l'impiego dei reparti aeronavali del Corpo equipaggiati con unita’ fino a 58 metri ed elicotteri medi ed aerei tipo ATR 72.
La Armada dell’Uruguay in tutti questi anni ha sofferto per una grave mancanza di fondi che non hanno consentito di rinnovare la flotta ormai obsoleta.
Per operare fino alle 350 miglia della zona EEZ dell’Uruguay avrebbe bisogno non di navi decommissionate da altre Marine e rimesse in efficienza per I nuovi ruoli, in quanto , anche se il costo di acquisto puo’ apparire vantaggioso , la vetusta’ dello scafo e specialmente degli apparati motori in navi di 25/30 anni, rendono nel medio termine queste unita’ Estremamente problematiche nella manutenzioine per la difficolta’ di reperire pezzi di ricambio.
Ora il Paese e’ di fronte ad una scelta non facile e necessita’ per essere credibile di acquisire navi moderne che possano operare in Oceano, in acque intermedie ed acque costiere e fluviali.
Un Cantiere Italiano con una grande esperienza in questo settore di navi e di proprieta’ della stessa famiglia da 90 anni (Cantiere Navale Vittoria) sta proponendo alla Armada le tre tipologie di navi, forte dell’esperienza conseguita nelle decine di unita’ costruite negli anni per le varie Marine e per I Corpi Armati dello Stato ( leggasi Guardia di Finanza e Guardia Costiera).
Sarebbe il ritorno di tecnologia e lavoro italiano in una Nazione che ha visto tantissimi italiani lavorare e fare grande il Paese.
Giova ricordare che ancora oggi la Armada del vicino Paraguay impiega due cannoniere italiane della OTO (Odero Terni Orlando) costruite in Italia nel 1927 (millenovecentoventisette), che dimostra la capacita’ italiana nel campo della architettura ,costruzioine navale.ed affidabilita’.