Che storia. Comincia nel 1902 con le stufe a legno e adesso conquista l'America. La De'Longhi, industria italiana leader nel settore dei piccoli elettrodomestici con una gamma amplissima di prodotti ha deciso che gli Stati Uniti dovranno diventare il loro primo mercato. E per farlo non hanno badato a spese. Infatti sono andati a fare shopping proprio negli USA acquistando la Capital Brands, azienda giovane che dal 2003 è diventata leader nel settore dei frullatori, processori elettrici per gli alimenti sani. Un marchio di moda: tutto è partito da Magic Bullet e dopo 17 anni eccoli padroni del settore con una sfilza di prodotti che arrivano fino all'ultima creazione il NutriBullet Juicer. Sono comodi, funzionali, piacciono per come sono fatti, sono di moda e si trovano dappertutto. Oggi negli States in una cucina moderna il Bullet, che sia Magic o Nutri non può mancare. E i numeri lo confermano: oltre 50 milioni di clienti in tutto il mondo e per la fine di quest'anno si prevede un fatturato netto di circa 290 milioni di dollari.
E allora ecco che è arrivata la De'Longhi che ha acquistato il brand statunitense dalla private equity firm Center Lane Partners, che ne era proprietaria per la non modica cifra di $420 milioni. Center Lane Partners (che investe in compagnie degli Stati Uniti che hanno fatturati tra i 20 e i 500 milioni di dollari) la cui sede è a New York, aveva acquistato Capital Brands nel 2018. Con questa incorporazione la De'Longhi ha già annunciato renderà gli USA il loro mercato più grande, rafforzando al tempo stesso l'azienda italiana nel settore della preparazione degli alimenti, in particolare per quel segmento che adesso è imprescindibile in qualsiasi cucina: i cibi sani, un settore la cui crescita è davvero iperbolica, non si ferma mai. Anche un recente rapporto della The Association for Packaging and Processing Technologies ha accentrato la propria attenzione su quelli che sono i continui cambiamenti alimentari nei mercati, canali, tecnologie a causa del modo in cui i consumatori acquistano e consumano il cibo, adesso e in futuro.
E la tendenza alimentare per un cibo più sano è univoca in tutto il mondo e in particolare si guarda alla capacità di preparare pasti veloci e completi che mantengano quelle caratteristiche. E Capital Brands ha impostato la propria filosofia proprio su questo settore e i risultati sono stati eccezionali al punto da attirare l'attenzione, e il portafoglio, di una azienda leader come la De'Longhi. Era il 1902, per tornare alle origini, quando fu fondata per produrre stufe a legna, ma, curiosamente, per vedere il primo prodotto con il proprio marchio si è dovuto attendere fino al 1972, un radiatore a olio. Sì perchè De'Longhi la propria popolarità all'inizio l'ha raggiunta nel settore della climatizzazione, riscaldamento quindi i prodotti per la cottura, pulizia e preparazione del caffè, solo per rimanere ai settori più importanti.
Dagli anni '80 la diversificazione della produzione, con alcuni prodotti che ebbero un enorme successo, dallo Sfornatutto fino al celeberrimo climatizzatore portatile Pinguino, quindi l'acquisto di alcuni marchi conosciuti, dalla Micromax-Simac alla britannica Kenwood Limited, poi Ariete fino allo storico brand tedesco Braun, passando anche dalle macchine professionali per il caffè del gruppo svizzero Eversys. L'anno scorso il fatturato della De'Longhi ha toccato i 2,106 miliardi di euro con un utile netto di 161,7 milioni. Alla guida del gruppo, che ha la propria sede a Treviso ed è quotato in borsa, c'è Giuseppe De'Longhi, nato il 24 aprile 1939 che nel 1964 rilevò le quote dell'azienda dello zio, co-fondatore assieme a suo padre dell'azienda. È l'artefice dei maggiori successi ed è anche nella top ten degli italiani più ricchi: un patrimonio valutato in 3 miliardi di euro che lo piazzano al decimo posto della graduatoria comandata da Giovanni Ferrero (24,5 miliardi). Con Giuseppe De'Longhi, nel ruolo di vice presidente c'è il figlio Fabio.
Roberto Zanni