Alcuni pazienti guariti dal coronavirus hanno riferito di aver sperimentato un nuovo sintomo che i medici non escludono possa essere collegato all'infezione, ovvero la caduta dei denti. Ad oggi però non ci sono studi scientifici che associano il coronavirus alla caduta dei denti, tuttavia diversi pazienti hanno iniziato a fare segnalazioni di questo tipo ai propri medici, come sottolineato in un articolo pubblicato sul New York Times.
Tra le esperienze riportate vi è quella della signora Farah Khemili, contagiata in primavera, durante la prima ondata. La donna ha raccontato di aver perduto un dente all'inizio di questo mese, senza appunto perdere sangue né sentire dolore. Dopo essersi iscritta a un gruppo di supporto per pazienti con sindrome da Long Covid, condizione persistente che si manifesta con fatica cronica, dolori muscolari e ai nervi sebbene si sia guariti dall'infezione, ha scoperto che altri pazienti avevano sperimentato la caduta dei denti. In alcuni casi i denti si ingrigivano e scheggiavano prima di cadere, e spesso erano accompagnati da gengive sensibili e irritabili.
La donna aveva problemi di base ai denti a causa del fumo. Diversi medici pensano che sia improbabile che la sola infezione da coronavirus possa causare sintomi dentali di questo genere.
Un recente studio dei CDC americani (Centers for Disease Control and Prevention) ha dimostrato che circa la metà delle persone dai 30 anni in su ha almeno una malattia parodontale, pertanto non c'è da stupirsi che alcuni pazienti che hanno avuto il Covid, possano aver presentato sintomi dentali.
Nuovi sintomi del coronavirus, gli studi - "Stiamo iniziando ora ad analizzare alcuni dei sintomi sconcertanti e talvolta invalidanti che i pazienti soffrono mesi dopo essersi ripresi dal coronavirus", ha dichiarato al New York Times il professor William W. Li, medico e presidente dell'organizzazione Angiogenesis Foundation che studia malattie dei vasi sanguigni. Fra le condizioni allo studio ci sono anche quelle relative ai problemi dentali.
Come specificato da Li, il virus si lega attraverso la proteina S o Spike al recettore ACE-2 delle cellule umane, che si trova distribuito in molte parti del corpo. Proteina presente anche nelle cellule endoteliali della bocca. È possibile che il coronavirus attacchi i vasi sanguigni del tessuto gengivale e quelli che mantengono in vita i denti. Questo, secondo il professor Li, potrebbe spiegare l'assenza di dolore sperimentata dai pazienti prima della caduta.
Un'altra possibile causa della caduta dei denti potrebbe essere la famigerata "tempesta di citochine", una delle complicazioni più severe del coronavirus. "La malattia gengivale è molto sensibile alle reazioni iperinfiammatorie. Chi sperimenta la sindrome da Long Covid rientra sicuramente in questa categoria", ha dichiarato al quotidiano il dottor Michael Scherer, un odontotecnico californiano.