"Ma qualcuno ha poi chiesto scusa ad Enzo Tortora per la più brutta pagina che abbia mai scritto la giustizia italiana? - ha scritto stamattina il collega Franco Bononato ricordando il giorno della nascita del bravo presentatore genovese.
"La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla" ha scritto Gabriel Garcia Marquez….
Il ricordo è un frammento della nostra vita, qualcosa vissuta che ci è rimasta impressa nella mente, perché magari è stato un evento felice o al contrario, infelice. Certe volte i ricordi sono prepotenti, occupano la mente contro la nostra volontà. Spesso non si ha voglia di star a pensare al passato, ma i ricordi sono lì che si ripresentano prepotenti tra i nostri pensieri. C'è chi ricorda la propria infanzia, le vecchie amicizie, la prima cotta, le cadute facendo sport, i fallimenti e i successi sul lavoro. Spesso i ricordi ci legano anche a momenti felici della nostra vita, attimi passati e vissuti intensamente, a persone conosciute, sensazioni che vogliamo portare per sempre con noi.
Nei miei 52 anni da giornalista professionista e due da pubblicista non potró mai dimenticare gli otto anni trascorsi a “lavorare” con i magistrati del pool antimafia di Napoli. Le giornate a seguire le loro indagini, le riunioni tra Procura e Ufficio Istruzione… e le paure di Lucio di Pietro, Felice Di Persia, Diego Marmo, Giorgio Fontana e Franco Roberti di una fuga di notizie.
Quel 17 giugno del 1983…. Il piú grande blitz dello Stato contro la camorra: 1040 inquisiti, piú di 850 arresti….
"Ma qualcuno ha poi chiesto scusa ad Enzo Tortora per la più brutta pagina che abbia mai scritto la giustizia italiana? - ha scritto stamattina il collega Franco Bononato ricordando ill giorno della nascita del bravo presentatore genovese.
Giá, perché tra gli ordini di cattura c’era anche lui, Enzo Tortora.
Lo sapevo dai primi mesi del 1983… Faceva parte della grande indagine sulla camorra che portavano avanti i magistrati Lucio di Pietro e Felice di Persia. E non solo loro….
Lavoravamo insieme in quegli anni: stampa e magistratura uniti per combattere la camorra di Cutolo e Bardellino che seminava paure e centinaia di morti.
Tutto cominciò quando Ciro Paglia, all’epoca capocronista del Mattino mi chiese se me la sentivo di fare il capo della cronaca giudiziaria. “Ci provo, dammi qualche settimana di tempo - gli risposi - e poi decidiamo….”
Mi presentai il giorno dopo al Capo della Procura di Napoli, Francesco Cedrangolo. “Presidente - gli dissi - mi hanno offerto di lavorare qui. Mettiamoci d’accordo: voi mi date le notizie e poi decidiamo insieme come darle ai lettori…”
Mi guardò perplesso…poi mi disse “Stanotte arrestiamo a Capri il sindaco e alcuni consiglieri comunali….Non deve uscire una sola parola sul giornale....”
Non dissi nulla ma passai una notte insonne tormentata dal rimorso e dalla paura che la concorrenza (Il Roma) sarebbe uscita con la notizia e il Mattino “bucava”…
Niente, non se ne parló...Andai in Procura prestissimo, aspettando Cedrangolo….
“Capo buon giorno…."- gli dissi. Entró si fece dare i giornali e dopo una rapida lettura rispose:”Bene, da domani mattina potete venire a prendere il caffè con noi…”
Alle 10 di ogni giorno tutti i magistrati della Procura si riunivano da Cedrangolo e gli comunicavano le notizie, le denunce, le indagini….
Mi presentó a loro e disse:”Potete fidarvi di Porpiglia…..”
Mesi e mesi a seguire le indagini condotte da carabinieri e polizia . E quel nome “scomodo”, Enzo Tortora…
Sí, per Di Pietro, Di Persia e Diego Marmo il presentatore televisivo “Danneggerá l’inchiesta….Sará un casino”continuavano a ripetere… Ma quei pentiti capitanati da Melluso loschi personaggi che avevano cominciato a raccontare ai magistrati i segreti della camorra, erano sicuri, e continuavano ad accusarlo. Tra questi anche i "calabresi", la famiglia Barbaro…”Ma quale storia dei centrini? I Barbaro contro Tortora per 250mila lire dei centrini? I Barbaro che fanno sequestri di persona per milioni???”
Per mesi andavo anche a casa di Lucio Di Pietro e insieme con Franco Malvano (allora capo della squadra mobile di Napoli) e Roberto Conforti (colonnello dei carabinieri) seguivo gli sviluppi di quello che é passato alla storia come nel piú grande successo dello Stato contro la malavita campana….
1040 gli inquisiti, 400 vennero arrestati. "Tutto era partito da documenti sequestrati nelle carceri, in una precedente istruttoria del 1981, con 263 imputati, sulla Nco formalizzata dal giudice istruttore Gennaro Costagliola - ha ricordato il collega Gigi Di Fiore - Comparvero i primi pentiti e per gli inquirenti fu un fenomeno nuovo da gestire. I magistrati cercarono di fare del loro meglio. Collaborarono spietati killer come Pasquale Barra, poi figure di spicco nella Nco come Giovanni Pandico e Pasquale D'Amico. E altri. Si aprirono ampi squarci nell'organizzazione, crollò un sistema criminale. Alla fine, i numeri: 1040 indiziati, 850 arresti, 630 rinvii a giudizio e oltre 300 condanne definitive. Decine di assolti furono poi uccisi nei mesi successivi alle loro scarcerazioni.
Sulla vicenda Tortora, il Csm aprì dei fascicoli disciplinari sui pm e i giudici istruttori. Alla fine, il Csm concluse che i magistrati agirono in buona fede e con professionalità. Il giudice istruttore Giorgio Fontana preferì dimettersi dalla magistratura, oggi fa l'avvocato, mentre il procedimento al Csm era ancora aperto.
Certo, il 17 giugno 1983 segnò uno spartiacque per i giudici napoletani: il lavoro e la credibilità della magistratura vennero messi in dubbio da un referendum voluto da radicali e socialisti. Tortora era stato coinvolto ingiustamente nel procedimento? Ma la mega-istruttoria mise in ginocchio Cutolo e i suoi affiliati
Caro Bononato: chi dovrebbe chiedere scusa a Enzo Tortora?
Era legato o no alla camorra?
Dimostrare che Tortora era innocente significava anche volere sollevare molti dubbi sull'inchiesta e sui racconti dei pentiti... E la camorra voleva quindi "sputtanare"il lavoro dei magistrati....
La giustizia italiana dopo anni ha sentenziato l'estranietá di Enzo Tortora alla malavita napoletana.
Ma colpevolizzare quei magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine per il loro lavoro é ingiusto. Perché ripeto, la mega-inchiesta debelló definitivamente quella camorra.
E lo confermo, quel nome nella grande istruttoria fu solo "ingombrante"....
E creó tante perplessitá tra i magistrati che emisero l'ordine di cattura...
"Questo Tortora sputtanerá il nostro lavoro...estrapoliamolo dall'inchiesta" ricordo come ieri le parole del giudice Diego Marmo...
Ma alle forze dell'ordine l'arresto del presentatore con Tv e radio e fotografi piaceva.....
Ancora oggi qualcuno deve spiegare a noi tutti per quale ragione Melluso e compagni lo hanno accusato…..
E la storia del cognome uguale non é vera....
Quando hanno accusato Tortora- leggetevi i verbali di allora - i camorristi pentiti parlavano di "'o pappagallo..." il presentatore della fortunata serie televisiva col pappagallo, "Portobello"....
Ed é ancora senza una spiegazione come mai sono stati ammazzati personaggi e agenti di custodia del carcere di Ascoli che giurarono di avere visto le foto che avrebbero ritratto Tortora insieme alla sorella di Cutolo.... Coincideze? Puó darsi....
Ma non ci fu "piacere" a fare arrestare Tortora... Anzi...
La famiglia e i suoi avvocati hanno denunciato per diffamazione i giornalisti che negli anni scrissero sulla sua presunta appartenenza alla Nco di Raffaele Cutolo... Noi, al Mattino, che siamo stati i primi a scrivere dell'inchiesta non abbiamo mai ricevuto querele....
Soltanto, nel tempo, minacce di morte...
E la mia auto imbottita di esplosivo e fatta saltare in aria.
E ancora minacce che mi hanno accompagnato per vari anni...
La scorta assegnatami - su segnalazione del procuratore Cedrangolo - non mi ha fatto desistere peró nel continuare a denunciare le loro malefatte......
Incoscienza? No, se hai paura, - e io ne ho avuta, tanta...- non puoi fare questo mestiere.... E io non ho voluto lasciare.....
Oggi Lucio Di Pietro é morto. Morto anche il generale Roberto Conforti e sono in pensione Felice di Persia e Franco Malvano.
Diego Marmo si é scusato da tempo con la famiglia Tortora....
Chiedere le scuse dai morti mi sembra ridicolo......