Si compiono oggi i quarant'anni del referendum costituzionale del 30 novembre del 1980, uno degli avvenimenti più significativi della storia recente dell'Uruguay e un primo passo verso il ritorno della democrazia. Attraverso una modifica della costituzione soggetta al voto popolare, la giunta militare avrebbe voluto dare legittimità alla feroce dittatura iniziata con il golpe di Stato del 1973 che stava mettendo in ginocchio il Paisito con il triste record di prigionieri politici in rapporto alla popolazione.
La nuova costituzione, tra le altre cose, aumentava l'influenza delle forze armate, riduceva il numero dei parlamentari, convalidava tutte le decisioni del regime adottate fino al momento e modificava le modalità per l'approvazione dei referendum. Il piano dei militari sembrava perfetto, la vittoria del SÌ era data per scontata visto anche il contesto nel quale si svolse il voto senza libertà di stampa e di riunione, senza dibattiti (a eccezione dell'unico organizzato da Canal 4) e con i pariti politici messi fuori legge. C'era tanta paura in quell'Uruguay che tornava a votare senza il sorriso.
A dominare, chiaramente, fu la campagna per il SÌ ostentata ovunque a differenza di quella del NO che ebbe solo una campagna clandestina lontana dalle luci dei riflettori. E invece quel 30 novembre del 1980 accadde qualcosa di inaspettato, forse un caso unico al mondo. Contro ogni pronostico la riforma fu bocciata dal 57% degli elettori aprendo così il lento cammino verso il ritorno della democrazia che arriverà formalmente quattro anni dopo con le elezioni presidenziali del 1984. Fu una vittoria contro la paura nonché un duro colpo per la dittatura che si avviava a finire.
Per capire l'importanza del referendum del 1980 per l'Uruguay si può fare un parallelismo con il Cile che soltanto due mesi prima approvava a larga maggioranza la costituzione voluta dal generale Pinochet, la stessa che è stata rotondamente bocciata recentemente in un referendum dopo essere stata in vigore per quaranta lunghissimi anni.
Matteo Forciniti