Gente d'Italia

Uruguay, cosa succederà con il FA dopo la perdita dei suoi leader più anziani e influenti?

Caro Direttore, 

Dopo l'allontanamento di José Mujica dal Parlamento e la scomparsa di Tabaré Vázquez, la coalizione della sinistra uruguaiana ha davanti a se una delle più difficili sfide storiche.

Il FA nasceva come una risposta di centro-sinistra moderata alla fine degli anni '60 e diventava un partito politico (come coalizione) nel 1971. Molti di noi ricordiamo, anche se molto giovani, quei lieader politici che si smarcavano dai partiti tradizionali come il Generale Seregni, Zelmar Michelini, Crotoggini, Villar, Hugo Batalla e tanti altri. I partiti "tradizionali" Colorado e Nacional, quando videro quell'immensa manifestazione (a cui partecipai) per la Avenida Agraciada fino al Palacio Legislativo, con circa 300.000 persone, si spaventarono. Duró poco la vita repubblicana del FA e di tutto il paese perchè, nel 1973, con l'aiuto dell'ex Presidente Bordaberry, si sciolsero le camere e giunse la dittatura militare che duró fino al 1984.

In appena 2 anni di attività politica democratica, il Frente Amplio non aveva potuto affermarsi nella società, ma aveva piantato un seme che sarebbe cresciuto rapidamente per trasformarsi in poco tempo, nel partito più votato del paese. Nel 1984, in piena "uscita democratica", un paese conservatore come l'Uruguay scelse uno dei grandi protagonisti del ritorno alla Democrazia, Julio Maria Sanguinetti. Erano tempi difficili, con crisi sintomatiche e persistenti, svalutazione, inflazione e scontri con i sindacati. Nel 1989 gli uruguaiani scelsero l'altro partito tradizionale e vinse il Dott. Lacalle Herrera, animale politico di lunga data, nipote di uno dei lider più forti del Partido Nacional come Luis Alberto de Herrera.

Il paese cominció a crescere, sempre con difficoltà, ma a crescere continuamente. Nel 1994 il FA divenne il terzo partito forte del paese. Se pensiamo che il Presidente Sanguinetti ottenne 656.000 voti, Alberto Volonté del Partido Nacional 634.000 e Tabaré Vazquez oltre 621,000, possiamo concludere che l'Uruguay era diviso esattamente in 3 parti. La seconda presidenza del Dott. Sanguinetti non fu troppo buona, grazie anche alle grandi crisi internazionali e nel 1999, con una legge di ballottaggio, anche se il partito più votato fu il FA, vinse il Dr. Jorge Batlle, che si presentava come candidato per l'ennesima quinta volta. A Batlle, indubbiamente un uomo politico preparato, gli toccò vivere una delle più profonde crisi economiche dell'America Latina.

Fra Sanguinetti e Batlle il mondo aveva vissuto l'"effetto Tango", l"effetto Samba e le profonde crisi orientali. L'Economia, soprattutto nel governo di Batlle, raggiunse una delle crisi più profonde per queste ragioni, oltre alla "febbre aftosa" che colpì a morte l'esportazione di carne. Comunque, nel 2003, l'economia si riprese velocemente e quando assunse il primo governo del FA con Tabaré Vazquez, il paese era in buone condizioni  (come lo riconobbe lo stesso Tabaré che disse, non molto tempo fa, che aveva ricevuto il paese meglio con Batlle che con Mujica). Intanto, fra il 1995 e il 2005, il FA aveva cambiato volto completamente, da essere una coalizione profondamente democratica e moderata, simile al batllismo del principio del Secolo XX, a diventare un autentico partito di sinistra, con punte di sinistra estrema molto forti, come l'MPP (Movimiento de Participación Popular) fondato da José Mujica, ex Tupamaro, che diventava quasi la metá del FA.

Il fondatore Liber Seregni, che già non credeva nel nuovo Frente, si allontanó (molti dicono che lo allontanarono) e la sinistra populista divenne preponderante. L'unico leader che riuscì a mantenere coerenza ed equilibrio, grazie anche alla gestione economica di Danilo Astori, fu Tabarè Vázquez che fu rieletto nel 2014. Il danno provocato dal governo di Mujica peró, fu tale, che Tabaré non riuscì a condurre un'economia sana, aldilà del fatto che la bonanza mondiale fra il 2010 e 2015, era finita. Con un déficit del 5%, un aumento della disoccupazione, scandali ecc. Il FA doveva rilasciare il potere all'attuale Presidente Luis Lacalle Pou.

Ma allora, cosa succederà con il FA dopo la perdita dei suoi leader più anziani e influenti? Poche sono le figure di alto livello e l'unico che si affaccia alla leadership del partito è l'attuale Sindaco di Canelones, Yamandú Orsi che, anche se appartiene alla fazione dell'MPP di Mujica, ha sempre lavorato con una sua convinta indipendenza. Non è facile per il FA ricostruire lider forti e giovani. La sua credibilità a livello società ha perso molta forza. Sará un duro lavoro per tutti i partiti che lo compongono; socialisti, comunisti, liberali, social democratici, ex tupamaros ecc. In ogni caso, il Frente Amplio continuerà ad avere la sua forza costruita in 15 anni di governo con alti e bassi. Sicuramente non sarà lo stesso partito di Tabaré e Mujica!

STEFANO CASINI

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