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Torino, smantellata la banda dei “Casanova”: 15 persone in manette per truffe “sentimentali” online

Smantellata la banda dei "Casanova". E' di 15 arresti, 4 obblighi di firma, 50 denunciati e sequestri per 1,4 milioni di euro il bilancio dell'operazione denominata in codice con il nome del celebre avventuriero veneziano del XVIII secolo, da condotta dagli 007 della guardia di Finanza di Torino, che ha consentito di individuare e smantellare un vasto gruppo criminale composto da cittadini nigeriani e da un italiano, specializzato in riciclaggio transnazionale di denaro di origine illecita.

LE DUE TRUFFE DELLA BANDA
I militari nucleo di polizia economico-finanziaria, entrati in azione all’alba di questa mattina, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo piemontese, al termine di una complessa attività d’indagine, diretta dalla locale Procura della Repubblica (pm Manuela Pedrotta), che ha scoperchiato il vaso su due tipi di truffe: quelle “sentimentali” e quelle informatiche, con accesso abusivo a sistemi informatici e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni telematiche, in danno di privati e di aziende, sia in Italia sia all’estero.

DONNE ADESCATE SU INTERNET
Per quanto concerne la truffa sentimentale, anche nota come internet romance scam, questa aveva come vittime preferite le donne e si concretizzava con l’adescamento in siti di incontri on line, al fine di intrecciare relazioni sentimentali a distanza. Una volta conquistata la fiducia delle malcapitate, anche con promesse di matrimonio, veniva richiesto loro denaro adducendo improvvise necessità finanziarie riconducibili, ad esempio, ad una ingiusta detenzione in carcere oppure a gravi malattie dei propri figli.
SI SPACCIAVANO PER PILOTI D'AEREO
I truffatori, per risultare più affascinanti e credibili agli occhi delle loro vittime, si spacciavano per agenti dell’Interpol, piloti di aerei, comandanti di grandi navi, ingegneri petroliferi, militari impegnati all’estero, così rafforzando sia la costante impossibilità di incontrare le vittime, sia le improvvise necessità di soldi.
I SOLDI SOTTRATTI ALLE VITTIME
I "colpi" messi a segno potevano variare da qualche migliaio di euro fino oltre 1,3 milioni di euro nell’arco di alcuni anni. Una cittadina straniera era arrivata a versare 500.000 euro con un solo bonifico. Le persone raggirate sono risultate così coinvolte da arrivare addirittura a vendere le proprietà di famiglia e ad indebitarsi per soddisfare le sempre più pressanti richieste di denaro dei loro finti amanti virtuali.

MAN IN THE MIDDLE
Per quanto concerne, invece, la seconda tipologia di truffa posta in essere a danno di persone ed aziende, si tratta di quella informatica nota anche come man in the middle. Il "trucco" consiste nell’inserimento fraudolento nella corrispondenza informatica altrui e nella sostituzione nei rapporti commerciali tra le aziende "spiate", così da indurre queste ultime, con e-mail ingannevoli, a trasferire le somme dovute per i rispettivi rapporti di credito/debito su conti correnti creati ad hoc, in uso agli indagati.

SVENTATO CASO NEL TREVIGIANO
Proprio in uno di quei casi le fiamme gialle, insospettite da un'operazione finanziaria anomala, hanno immediatamente avviato gli accertamenti e sventato il tentativo di truffa in corso a danno di una impresa operante nel trevigiano.

FIAMME GIALLE RECUPERANO 50MILA EURO 
In ogni caso, grazie al tempestivo intervento degli investigatori è stato possibile recuperare 50.000 euro, già sottratti all’azienda e destinati a scomparire tra prelievi in contanti e giroconti per l’estero, prima che fosse ritirato dagli indagati. Le investigazioni, avviate nel 2017, hanno tratto origine dallo sviluppo di alcune segnalazioni di operazioni sospette ed hanno consentito di individuare conti correnti sui quali sono state rilevate transazioni di denaro, per rilevanti importi, provenienti dall’estero da parte di mittenti residenti in Austria, Finlandia, Belgio, Svizzera, Stati Uniti e Cina, che costituiscono soltanto alcuni dei numerosi Paesi coinvolti.

PREZIOSO LAVORO DI INTELLIGENCE
Grazie al lavoro d'intelligence, le forze dell'ordine sono così' riuscite a ricostruire l'intero sistema di riciclaggio dei proventi illeciti generati dalle truffe: in corrispondenza di ogni singolo bonifico ricevuto, venivano eseguiti, nell’arco dello stesso giorno, numerosi prelievi in contanti; oppure il denaro era trasferito, mediante giroconti o accrediti, sui conti correnti intestati ad altri complici per poi essere destinato all’estero.

FOCUS SUL GIRO DELLE TRANSAZIONI
I "baschi verdi" del gruppo torinese hanno analizzato oltre 30.000 transazioni finanziare e 200 segnalazioni per operazioni sospette, per contrastare il fenomeno, avvalendosi della cooperazione internazionale fornita da 22 Paesi (Austria, Canada, Svezia, Belgio, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Mongolia, Norvegia, Olanda, Romania, Slovacchia, Portogallo, Svizzera, Polonia, Ungheria, Taiwan, Serbia, Spagna, Hong Kong, Macao, USA), grazie all’attivazione del Comando Generale - II Reparto.

VIA A SEQUESTRI PER 1,4 MILIONI
L’azione condotta dalla guardia di Finanza sul fronte dell’individuazione e del recupero dei proventi illeciti ha poi consentito all’Autorità giudiziaria di disporre sequestri per complessivi 1,4 milioni di euro.

OPERAZIONE "CASANOVA"
L'operazione "Casanova"
testimonia tangibilmente l’azione che la Guardia di Finanza svolge quotidianamente nel contrasto ai reati a sfondo economico-finanziario attraverso il monitoraggio dei flussi di denaro e lo sviluppo sistematico delle segnalazioni di operazioni sospette effettuate dagli intermediari finanziari, finalizzati all’individuazione di capitali di origine illegale, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio che inquinano l’economia legale e minano la trasparente circolazione di valori.

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