Si trova nella categoria 'most wanted' dell'FBI di Los Angeles. Non è un fuggitivo, questa volta il ricercato è un violino italiano. Si tratta di un Amati del 1710, preziosissimo e il Los Angeles Office's Art Crime Team della California sta chiedendo il pubblico aiuto, qualsiasi informazione è accettata affinchè si possa dare un contributo alle indagini per ritrovare lo strumento sparito, rubato, da una casa di Los Feliz nell'area di Los Angeles lo scorso 8 dicembre. Amati è un nome molto famoso della liuteria italiana, più precisamente di quella cremonese, nota in ogni angolo del mondo.
Una storia quella della famiglia Amati che comincia attorno al 1520, con il capostipite Andrea che, secondo gli studiosi, sarebbe stato il primo a costruire un violino. Della sua produzione, tra il 1564 e il 1574, sarebbero rimasti soltanto 16 esemplari in tutto il mondo. Hanno un incalcolabile valore e appartengono al museo di Oxford (Inghilterra), South Dakota Museum (USA) e al comune di Cremona oltre a due collezioni private. Dopo Andrea i figli Antonio e Girolamo, ma fu Nicolò, terzogenito di quest'ultimo a diventare uno dei liutai più celebri della storia. E nella sua bottega si presume che abbia iniziato l'attività anche il famosissimo Antonio Stradivari.
Il violino rubato a Los Feliz dovrebbe essere il frutto dell'opera di Girolamo II Amati, ultimo della famiglia a costruire violini che poi, dopo diverse vicende complicate, soprattutto economiche (arrivò fino al fallimento richiesto tra l'altro da un fratello) morì nel 1740, senza eredi in grado di continuare la tradizione della famiglia. Con la sua morte si chiuse anche un importantissimo capitolo della liuteria cremonese. Difficile stabilire il valore di questo Amati, ma sicuramente si tratta di uno strumento da diverse migliaia di dollari. Ma l'attenzione verso la celeberrima liuteria italiana da parte di malintenzionati purtroppo non è rimasta a Los Angeles.
Più a nord, in Canada a Toronto, disavventura simile è capitata a un musicista che il suo preziosissimo violino l'ha visto sparire nella metropolitana della città. Rubato o dimenticato sul sedile del treno, fa poca differenza, perchè anche in questo caso lo strumento è scomparso e la polizia locale ha lanciato un appello al pubblico mentre il musicista spera in un miracolo di Natale per riaverlo. Il violino 'missing' di Toronto risale al 1757 e porta la firma di Lorenzo Carcassi. "Ci stiamo lavorando - ha assicurato dalla polizia Edward Parks - vogliamo risolvere questo caso, riguarderemo tutti i video della metropolitana, ma al tempo stesso cerchiamo anche l'assistenza della gente, se ha visto qualcosa, speriamo ci aiuti".
Nel frattempo nessuno ha restituito il prezioso violino che era contenuto in un astuccio (tra l'altro di colore rosso, non passa inosservato) all'apposito ufficio della TTC 'Lost and Found'. Anche il Carcassi sparito ha un valore di qualche decina di migliaia di dollari, il pezzo più pregiato riconducibile al liutaio, nel 2008 è stato aggiudicato all'asta per $62.500. Lorenzo Carcassi nacque nel '700, fiorentino, lavorò a lungo con il fratello più giovane Tomaso, entrambi usciti dalla bottega di Giovanni Battista Gabrielli. Anche i liutai fiorentini crearono una importante scuola, a cominciare in particolare dalla fine del 17º secolo con l'immigrazione di alcuni maestri tirolesi che si unirono a quelli locali. La musica era importante allora, come dimostra la celebre viola costruita da Antonio Stradivari nel 1690 per Ferdinando de' Medici.
Ovviamente c'è una lunga casistica di strumenti italiani antichi, di gran valore, che hanno attirato l'attenzione dei ladri, in ogni parte del mondo. Ma ogni tanto, fortunatamente, vengono anche ritrovati: uno dei casi più eclatanti uno Stradivari, realizzato nel 1734, rubato nel 1980 a Roman Totenberg, musicista polacco, morto poi nel 2012 a 101 anni. Nel 2015 è stato restituito alle figlie.
Sandra Echenique