Un vero e proprio appello quello che ha fatto oggi il Papa, rivolgendosi ai governanti, sul tema dell’antidoto contro il Coronavirus che dovrà essere dato a tutti, anzi prima ai deboli e ai bisognosi. Per Francesco, “le scoperte dei vaccini sono luci di speranza se sono a disposizione di tutti”. Poi la preghiera ai governanti: “Prego tutti di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, non possiamo mettere noi stessi prima degli altri, mettendo le leggi del mercato e dei brevetti di invenzione sopra le leggi dell'amore e della salute dell'umanità”. Il Pontefice, nel corso messa di Natale, ha rivolto un pensiero anche alle vittime delle guerre, in special modo ai più piccoli: “Nel giorno in cui il Verbo di Dio si fa bambino, volgiamo lo sguardo ai troppi bambini che in tutto il mondo, specialmente in Siria, in Iraq e nello Yemen, pagano ancora l’alto prezzo della guerra. I loro volti scuotano le coscienze degli uomini di buona volontà, affinché siano affrontate le cause dei conflitti e ci si adoperi con coraggio per costruire un futuro di pace. Sia questo il tempo propizio per stemperare le tensioni in tutto il Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale”. Il Papa ha infine voluto dedicare un pensiero alle persone più fragili, i malati e quanti in questo tempo “si sono trovati senza lavoro o sono in gravi difficoltà per le conseguenze economiche della pandemia, come pure le donne che in questi mesi di confinamento hanno subito violenze domestiche”.