Dall'Italia - ma non solo - lo hanno accusato di essere una sorta di "furbetto" del vaccino. Invece Jens Spahn, ministro della Salute tedesco, rivendica la correttezza del suo operato. È solo grazie a lungimiranza e buon senso che la Germania ha potuto acquistare trenta milioni di dosi di vaccino Pfizer-Biontech in più. Nel pieno rispetto della legalità, assicura.
Respinte al mittente, infatti, le polemiche e i veleni. Giuseppe Conte, ad esempio, aveva affermato che comprare altre dosi è vietato dagli accordi Ue. Un'assurdità, per Spahn. "Il percorso comune è deciso con l'Unione Europea, non avrebbe senso il divieto di acquisire quantità aggiuntive di vaccino. Ogni paese può farlo", la risposta a una domanda sull'argomento.
Sbugiardato, insomma, il premier italiano. "Niente trattative parallele, ma ribadisco che è sempre possibile trattare l'acquisto di quantità aggiuntive di vaccino oltre alle quote stabilite dagli accordi comunitari". Nessuna preclusione, poi, ai vaccini prodotti da altre cause farmaceutiche: "Mi auguro che un esame rapido e approfondito del vaccino AstraZeneca possa avvenire presto da parte dell'Ema, mentre ci aspettiamo che il via libera a quello messo a punto da Moderna arrivi entro la prossima settimana".