Il maltempo con le tempeste di neve torna ad abbattersi sull’Italia dopo un 2020 con una media di più di quattro eventi estremi al giorno (4,1) per un totale di 1500 grandinate, tornado, nevicate anomale, tempeste di fulmini e bombe d’acqua che hanno provocato lungo la Penisola frane, esondazioni, gravissimi danni nelle città e nelle campagne ma soprattutto decine di vittime.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in occasione dell’allerta gialla emessa dalla protezione Civile in 13 regioni, dal Veneto alla Sicilia. Si assiste – sottolinea la Coldiretti – del moltiplicarsi di eventi estremi con una tendenza alla tropicalizzazione e una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
Anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati per intervenire come spalaneve per pulire le strade e per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili e per scongiurare l’isolamento delle abitazioni e delle stalle con gli animali soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, per garantire le forniture alimentari e le consegne del latte.
A preoccupare nelle montagne – conclude la Coldiretti – è anche il rischio valanghe mentre in pianura i temporali di forte intensità e le raffiche di vento allagano i terreni e mettono a rischio la stabilità delle serre dove si stanno raccogliendo verdure e ortaggi.