Ma la leggenda di Sleepy Hollow alla fine è solo Armando 'Chick' Galella. Sleepy Hollow è una piccola cittadina, nemmeno 10.000 abitanti, di Westchester County nello stato di New York, diventata celebre per 'The Legend of Sleepy Hollow', racconto pubblicato da Washington Irving nel lontano 1820. Ma adesso, due secoli dopo, tutta l'attenzione è solo per Armando 'Chick' Galella: è lui la leggenda. Sopravvissuto il 7 dicembre 1941 all'attacco giapponese di Pearl Harbor, Galella è un reduce della II Guerra Mondiale e nel tempo è diventato anche il... brindisi del nuovo anno nella sua cittadina. È nato infatti l'1 gennaio, ma questo Capodanno è stato davvero particolare: Chick ha infatti compiuto un secolo di vita.
Sabato i suoi concittadini lo hanno festeggiato con una parata tutta per lui: corteo di auto, musica di Willie Nelson, il suo favorito e poi a chiusura della giornata anche i fuochi d'artificio. "Ma sono solo un ragazzino italiano di Barnhardt Avenue - ha detto - non posso lamentarmi, il buon Dio è stato buono con me". Una vita davvero da raccontare quella di Galella: arruolatosi nell'Army nel 1940, faceva parte del 443rd Signal Corps alla Hickam Air Force Base alle Hawaii quando gli aerei del Giappone bombardarono Pearl Harbor: era il 7 dicembre 1941. Un attacco che portò gli Stati Uniti a entrare in guerra a fianco degli Alleati. "Una data che vivrà nell'infamia" disse il presidente Franklin Roosevelt: 2.403 morti, tra militari e civili, 1.178 feriti quando i piloti giapponesi affondarono due corazzate USA, la USS Arizona e la USS Utah, distruggendo anche 188 aerei.
Da quel terribile giorno sono passati 79 anni, Galella all'epoca era appena ventenne, ma quei ricordi sono ancora lì ben presenti nella sua mente, impossibili da cancellare. E anche nel giorno del suo centesimo compleanno, una grande festa, è tornato indietro nel tempo. "Non avevamo più possibilità di quante ne abbia una palla di neve all'inferno - ha detto - fu un'onda dopo l'altra. Sono solo felice per la grazia del buon Dio, che mi ha fatto sopravvivere". Dopo quel giorno, Galella ha combattuto per il suo Paese, la libertà di tutto il mondo, arrivò fino al grado di sergente maggiore di battaglione, ricevendo anche una 'Bronze Star', prestigioso riconoscimento degli Stati Uniti per il suo servizio meritevole e il coraggio dimostrato durante la celeberrima battaglia di Okinawa, la più grande invasione anfibia della campagna del Pacifico. Poi, finita la Seconda Guerra Mondiale, è stato sempre una voce importante nel ricordare i caduti. Ha onorato le madri che avevano perso una figlia o un figlio in guerra, ha presentato una petizione alla sua cittadina per ribattezzare una strada 'Horan's Landing' per ricordare un suo amico, ma anche il primo caduto in guerra di Sleepy Hollow, quindi ha raccolto fondi per un memoriale.
E prima del suo centesimo compleanno la Historical Society lo ha voluto festeggiare con un premio speciale il Preservation Award per il suo 'impegno a preservare la storia locale, la gestione dei monumenti per i veterani e le loro famiglie e il lavoro sincero svolto in particolare per ricordare chi aveva perso la vita in guerra'. Ma nonostante tutto, il primo giorno dell'anno l'ha trascorso come da tradizione che da sempre comprende anche un piatto di tortellini con brodo di cappone, proprio come si fa in Italia. Poi ha anche svelato il suo segreto, quello per la longevità ovviamente. "Il senso dell'umorismo - ecco il primo posto del suo piccolo elenco - e un bicchiere di vino accompagnato da una mela tutti i giorni, tra le 4 e le 4,30 del pomeriggio". Ma non è tutto. "E poi - ha concluso con un sorriso - quando ti svegli la mattina, metti giù i piedi dal letto e vivi come se fosse il tuo ultimo giorno da passare sulla terra".
Roberto Zanni