Nessun "problema personale con Conte. Noi abbiamo un problema politico con il presidente del Consiglio. Non è un fatto personale: si chiama politica. E ho messo nero su bianco le nostre riflessioni per evitare che fossero sostituite dalla 'narrazione' dei portavoce". Matteo Renzi torna a parlare di governo nella sua E-news, dove, per l'ennesima volta, mostra di non voler fare alcun dietrofront sulla ventilata crisi di governo, dicendosi pronto ad attendere "il Premier" che "ha detto che verrà in Parlamento in modo trasparente".
LO ASPETTIAMO IN SENATO
"Lo aspettiamo in Senato. E se i responsabili di Lady Mastella sosterranno questo governo al posto nostro noi non grideremo allo scandalo ma rispetteremo la democrazia parlamentare" ha rilanciato il leader di Iv, tornando a pigiare il tasto sui contenuti e le cose da fare, e fra questi la necessità di utilizzare i soldi del Fondo salva Stati per trovare le risorse che servono alla Sanità.
DISPOSTI A LASCIARE LE POLTRONE
"Se qualcuno davvero immagina che abbiamo fatto tutto questo baccano per prendere un ministero in più, quel qualcuno deve farsi vedere. Possibilmente da uno bravo. Grazie", ha scritto ancora Renzi, ribadendo che "siamo infatti gli unici disponibili a lasciare le poltrone. Se le nostre idee servono, ci siamo. Se le nostre idee non servono, tenetevi anche le poltrone". Né l'ex premier ha mancato di sottolineare: "Magari avessimo un problema personale: noi abbiamo un problema politico con Conte. E gli ho scritto qui, mentre i parlamentari di Italia Viva hanno scritto a Gualteri qui. Sul Recovery, sul Mes, sull'intelligence, sulla scuola, sull'alta velocità, sul garantismo, sul ruolo internazionale dell'Italia e sulla presenza nel Mediterraneo, sul rapporto con gli Stati Uniti, sul lavoro e il reddito di cittadinanza, sulla crescita, sullo stile istituzionale ho argomentato idee diverse.
LE VELINE SUL TOTO MINISTRI
"Le veline del Palazzo riempiono i giornali di toto ministri. Chiacchiere buone solo per far passare il messaggio che si risolve tutto con un rimpastone" ha rilanciato Renzi. "Ma vi rendete conto che nel Recovery Plan per i giovani e l'occupazione, nei prossimi sei anni, ci sono meno risorse di quelle che sono previste per il solo 2021 per il cash-back? Davvero il futuro dei nostri giovani vale meno del futuro di una carta di credito?", ha osservato ancora l'ex segretario del Pd.
LE PRIORITA' SONO I VACCINI
Per il senatore toscano: oggi le priorità, sono i vaccini: "La velocità del vaccino salva la vita, come sanno in Israele. E' per questo che mesi fa avevo chiesto un piano vaccinale per tempo, senza che a gestirlo fosse sempre e soltanto il commissario Arcuri, ribattezzato Superman dal Governo. Quando avanzai questa proposta mi dissero che non era il momento delle polemiche. Ma non è colpa nostra se diciamo le cose prima e non ci ascoltano. Del resto, se ci fosse oggi un rapporto diverso tra Stato e Regioni - come pure avevamo proposto qualche anno fa - le cose sarebbero molto piu' semplici e efficaci.
COL MES AVREMMO PIU' VACCINATI
"Vaccinare si può e si deve (qui Vito De Filippo e Lella Paita hanno lanciato una giustissima petizione, siamo quasi a quota 10.000 firme: più firmiamo, più facciamo pressione). A Napoli, mezzo secolo fa, vaccinarono contro il colera un milione di persone a settimana. In Israele corrono e vaccinano a più non posso, anche con un governo dimissionario. Perché in Italia andiamo a rilento? Se servono più risorse, c'è il Mes. E se avessimo preso il Mes sei mesi fa oggi avremmo più vaccinati. Semplice, no?", ha notato.
CONTE DEVE DARE RISPOSTE IMMEDIATE
Intanto, all'unisono, altre voci si levano in Italia viva, come quella del presidente del gruppo dei senatori renziani, Davide Faraone: "Conte deve dare risposte immediate prima agli italiani che a Italia viva: basta con la tattica del rinvio che fa male al Paese. Da mesi abbiamo posto temi veri dal Mes al recovery, dalle scuole al lavoro e il premier non può continuare a galleggiare sulle questioni aperte".
NON FACCIAMO COMPROMESSI AL RIBASSO
"Abbiamo posto temi seri, si possono affrontare e risolvere per tirare fuori il paese dall'emergenza o si possono tenere lì e andare a caccia degli Scilipoti in Parlamento. La scelta sta al premier, ma devo dire anche alle forze politiche di maggioranza che lo sostengono. Noi lo abbiamo detto chiaramente, non facciamo compromessi al ribasso e non abbiamo bisogno di spostare la notte più in là", ha rimarcato.
TEATRINO IMBARAZZANTE TRA PD E 5S
Dal canto suo, la ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, ha rilanciato: "Italia Viva è sempre rappresentato come il partito che crea problemi al governo ma ieri sera è andato in onda un teatrino imbarazzante non con Iv ma tra il Pd e il M5S".
LA NOSTRA VALIGIA E' PRONTA
"Una discussione infinita - ha proseguito Bellanova - e un Consiglio dei ministri che è iniziato alle 21 ed è finito quasi all'una di notte per discutere se aprire le scuole il 7 o l'11 gennaio. Il problema però è molto più serio: cioè se in questi mesi si è lavorato per permettere alla scuola di aprire in sicurezza. La nostra valigia è pronta ma il problema vero è che risposte si danno a questo Paese".